
Errori sul set, ecco le comparse finite per sbaglio nell'inquadratura

La maledizione della prima luna (2003)
Realizzare un film è uno sforzo collettivo. Richiede il lavoro coordinato di decine e decine di persone, tra cast e troupe, assistenti e comparse. Il che significa che gli errori sono inevitabili. Ecco i più esilaranti casi di "comparse accidentali", le volte in cui nell'inquadratura è finito chi non doveva esserci!
A cominciare dal primo Pirati dei Caraibi, La maledizione della prima luna. Verso la fine, quando Jack Sparrow/Johnny Depp risale finalmente sulla sua amata nave, e ordina ai suoi di mettersi al lavoro, sul lato sinistro dell'inquadratura si può chiaramente vedere un tizio con cappello da cowboy e occhiali da sole. Che Gore Verbinski stesse progettando in segreto un crossover tra pirati e vecchio West?
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Missili per casa (1993)
In uno dei suoi rari ruoli cinematografici, il wrestler Hulk Hogan ha rischiato di sfidare il nemico peggiore di tutti: la crudeltà verso gli animali. In una scena, lo vediamo sfrecciare con la sua moto e, dietro di lui, appare un uomo che lancia un cane a mare. Non è detto che non fosse un gioco: il cane è bello grosso e certamente sapeva nuotare. Resta la domanda: come è possibile che il montatore e il regista non si siano resi conto di questo errore lampante?

Braveheart - Cuore impavido (1995)
Braveheart, il classico di Mel Gibson che racconta l'epopea del ribelle William Wallace, è pieno di errori storici. Ma siamo abbastanza certi che nessuno sia tanto evidente come il tizio col berretto che appare in questa inquadratura, di certo un membro della troupe poco attento a dove stava camminando.

Bad Boys (1983)
Non stiamo parlando dell'omonimo film di Michael Bay ma di uno dei primi ruoli da protagonista di Sean Penn. Nella scena clou di Bad Boys di Rick Rosenthal, una zuffa tra Penn ed Esai Morales, si vede chiaramente un cameraman che riprende la sequenza da un altro angolo, con tanto di assistente accanto a lui. Finiscono proprio nel bel mezzo dell'inquadratura in maniera talmente evidente che l'unica spiegazione per la loro presenza nel montaggio finale è che la produzione avesse talmente pochi soldi da non potersi permettere di rigirare la scena.

Il Signore degli Anelli - La compagnia dell'Anello (2001)
Nel primo capitolo della trilogia de Il signore degli anelli, quando Sam e Frodo stanno per lasciare la Contea e Sam si ferma per sottolineare il momento, Peter Jackson allarga il campo e riprende accidentalmente una strana voluta di fumo sul lato destro del quadro. Si tratta di un'automobile di passaggio. Jackson ha anche detto che le persone a bordo lo hanno poi contattato per fargli sapere di essere nell'inquadratura.

Essere John Malkovich (1999)
Ecco un caso controverso. Spike Jonze sostiene che la scena in cui una comparsa getta una lattina in testa a John Malkovich da un'auto in corsa in Essere John Malkovich non fosse programmata. In realtà, Malkovich ha scartato questa ipotesi, dicendo che tutto era pianificato. A detta dell'attore, Jonze non era certo che ci fosse qualcuno in grado di tirare la lattina con tale precisione, ma che, alla domanda se qualcuno si sentisse in grado di tentare, "70/80 mani si alzarono dalla troupe".

Rotta verso la Terra (1986)
Una delle scene più divertenti di Star Trek IV vede Uhura e Chekov chiedere informazioni ai passanti per scoprire l'ubicazione dei "vascelli nucleari". A quanto pare, la comparsa che si ferma e risponde disubbidì agli ordini: in realtà avrebbe dovuto solo squadrarli e andarsene. Ma la sua reazione improvvisata piacque talmente tanto che la donna, Layla Sarakalo, venne iscritta alla Screen Actors Guild e tenuta nel montaggio. E pensare che la donna aveva partecipato solo per racimolare i soldi necessari per recuperare la sua auto, rimossa perché aveva parcheggiato sotto casa senza accorgersi dei cartelli che annunciavano le riprese del film.

Un uomo da marciapiede (1969)
Forse la più celebre comparsa per caso è il tassista che entra nell'inquadratura in Un uomo da marciapiede e per poco non tira sotto Dustin Hoffman. La sua reazione improvvisata salvò la scena - girata per le strade di New York in maniera già abbastanza improvvisata - e fece la storia del cinema. Ecco a cosa serve lavorare con un attore di metodo!