
Dieci scene tagliate per i motivi più futili

La scomparsa di Padmé - Star Wars: Episodio II (2002) e III (2005)
A volte, dietro i tagli a un film ci sono semplicemente ragionamenti artistici. A volte invece si tratta di scelte commerciali, o dettate dalla volontà di manager che con la visione dell'autore non hanno nulla in comune. Qualunque sia la ragione, è pratica abbastanza diffusa nel mondo del cinema quella di tagliare sequenze o interi personaggi dal montaggio finale di un film. Scopriamo le volte in cui è stato fatto per le ragioni più bizzarre...
Ad esempio, nel caso della scomparsa di molte sequenze con protagonista Padmé (Natalie Portman) in Star Wars: Episodio II e III, il motivo di George Lucas fu di rendere più snella la narrazione e incentrarla maggiormente su Anakin (Hayden Christensen). Ma così facendo ha appiattito il personaggio della regina, riducendola alla classica macchietta della "damigella in pericolo", pura funzione narrativa presente solo per dare alla luce Luke e Leia. Tra le sequenze tagliate, ce n'è una in Episodio II in cui Anakin scorreva una proiezione olografica che raccontava cosa Padmé avesse fatto, in termini di attivismo politico, dopo Episodio I. In Episodio III, invece, la si vedeva al centro di lunghe conversazioni con il senatore Organa e Mon Mothma per creare quella che sarebbe diventata l'Alleanza Ribelle.
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Una buona mezzora di Metropolis (1927)
Alla sua uscita in Germania nel 1927, il capolavoro di Fritz Lang Metropolis durava più di due ore e mezza. Ma fu quasi immediatamente tagliato perché diverse scene vennero percepite come "comuniste". E in USA oltre al danno ci fu la beffa: l'intera motivazione dello scienziato Rotwang (Rudolf Klein-Rogge) per la costruzione del suo automa fu rimossa perché l'androide si chiamava Hel, un nome ritenuto dai censori troppo simile a "Hell", inferno. Le scene tagliate di Metropolis andarono perdute per moltissimo tempo, ma la versione integrale di 153 minuti fu per fortuna ritrovata al Museo del Cine di Buenos Aires nel 2008.

La fossa dei ragni - King Kong (1933)
Questa sequenza è davvero leggendaria. Nell'originale King Kong, un gruppo di marinai cade, a un certo punto, in un precipizio infestato da ragni e insetti giganti. Una scena spaventosa che forse fu tagliata perché il pubblico del'epoca non riusciva a reggerla, o forse semplicemente perché rallentava il film. Lo stesso regista Merian C. Cooper ha sostenuto entrambe le versioni. Fatto sta che quella sequenza è andata perduta per sempre, anche se Peter Jackson, mentre stava lavorando al suo remake di King Kong, l'ha ricostruita usando gli storyboard originali (e ne ha incluso una nuova versione nel suo film).

I tagli della versione europea - Shining (1980)
Sembra impossibile, ma all'epoca della sua uscita Shining fu stroncato dalla critica e andò anche malino al box office, arrivando a essere nominato per due Razzies. Così, quando arrivò il momento di distribuire il film in Europa, Stanley Kubrick decise di tagliare più di venti minuti, eliminando intere sezioni che servivano ad approfondire il matrimonio tra Jack (Jack Nicholson) e Wendy Torrance (Shelly Duvall), le visioni di Danny (Danny Lloyd) e la storia dell'Overlook Hotel.

Le scene più crude di Taron e la pentola magica (1985)
Taron e la pentola magica è oggi considerato un cult della Disney, ma ebbe la sfortuna di uscire tra la fine dell'epoca d'oro dello Studio anni '70 e l'inizio della successiva epoca d'oro anni '90. Ci vollero quindici anni per sviluppare il film e, quando ormai era quasi pronto, ci fu un cambio al vertice in casa Disney che portò Jeffrey Katzenberg a supervisionarne la lavorazione. Ma Katzenberg non aveva esperienza nel settore e si ritrovò ai ferri corti con gli animatori: pretendeva dei tagli, ma all'epoca si lavorava a mano e tagliare e rimontare un film d'animazione era davvero troppo costoso. Così, Katzenberg prese il film e operò i tagli da sé in sala montaggio, danneggiando un'opera che forse, se fosse arrivata nella sua forma originale, sarebbe ricordata ancora meglio.

Il gran finale catastrofico - La piccola bottega degli orrori (1986)
La piccola bottega degli orrori di Frank Oz è un musical cult degli anni '80 tratto da una produzione teatrale che si ispirata a sua volta a un classico film di Roger Corman. Nella versione teatrale, la pianta carnivora Audrey diventa gigantesca e semina panico, morte e distruzione. Questo avrebbe dovuto essere anche il finale del film, ma Oz si rese conto che, mentre a teatro gli attori tornano in scena per l'inchino finale, al cinema chi muore resta morto. E il pubblico di una proiezione test non gradì affatto la morte dei protagonisti, cosicché Oz decise di modificare il finale per renderlo più lieto. Ma questa scena è stata poi inclusa nel Director's Cut presentato nel 2012 al New York Film Festival, dove è stata accolta con enorme favore dal pubblico.

Il personaggio di Tracey Ullman - La morte ti fa bella (1992)
La morte ti fa bella, commedia nera diretta da Robert Zemeckis, avrebbe dovuto concludersi in maniera molto più positiva. Nel finale originale, Ernest (Bruce Willis) riusciva a sfuggire alla rivalità delle sue due ex non-morte (Meryl Streep e Goldie Hawn) grazie all'aiuto della barista Toni (Tracey Ullman), con cui infine si sposava e viveva per sempre felice e contento. Ma il pubblico di una proiezione test trovò troppo dolce questo finale e così Universal decise di tagliarlo in favore di quello noto, nel quale Madeline e Helen assistono al funerale di Ernest. Questo cambiamento comportò il taglio completo del personaggio della Ullman dal film.

When Love is Gone - Festa in casa Muppet (1992)
Festa in casa Muppet, celebre versione del Canto di Natale di Dickens interpretata da Michael Caine accanto ai pupazzi di Jim Henson, perse in fase di montaggio il numero musicale "When Love is Gone", nel quale si vede Caine/Scrooge osservare il suo alter ego giovane (Raymond Coulthard) tentare di duettare con Belle (Meredith Braun). Una scena toccante, recuperata nella versione VHS ma poi sempre esclusa dai montaggi successivi. Il motivo del taglio? Troppo lenta, per gli executive Disney.

La discesa nella caverna - Batman Forever (1995)
Batman Forever di Joel Schumacher fu studiato a tavolino per essere l'opposto del precedente Batman - Il ritorno, giudicato troppo cupo e adulto. Così, finì sul pavimento della sala montaggio una sequenza in cui Bruce Wayne (Val Kilmer) si addentra nella Bat-caverna, in un'area poco esplorata, e scopre il diario del padre, incontrando anche una metaforica creatura alata simile a un gigantesco pipistrello. Questa scena dà a Bruce la motivazione per tornare a essere Batman prima del finale, ma fu giudicata troppo simile alle elucubrazioni del film precedente da parte dei capi Warner, che invece volevano un film perfetto per essere dato in pasto alla MTV Generation.

Il prologo di Cap - Avengers (2012)
Il primo Avengers è comprensibilmente incentrato su Tony Stark / Iron Man, visto che il personaggio di Robert Downey Jr. è quello che ha lanciato l'universo Marvel cinematografico. Ma inizialmente avrebbe dovuto anche includere una sequenza in cui veniva mostrato Steve Rogers / Captain America (Chris Evans) alle prese con la vita quotidiana nel 21° Secolo, e con la realizzazione che tutti i suoi vecchi amici erano morti (tranne Peggy Carter). Nella sequenza si vedeva anche la cameriera che poi Cap salva nella scena finale - per questo sembra un personaggio che tutti dovrebbero riconoscere, ma non lo è.