
Dieci personaggi che hanno rovinato i loro stessi film

Jar Jar Binks - Star Wars: Episodio I (1999)
Jar Jar Binks lo conoscono tutti, nel bene o nel male. E quindi forse alla fine George Lucas aveva ragione a introdurlo come spalla comica in Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma. Eppure, ancora oggi, è uno dei personaggi più detestati della storia del cinema, simbolo del fallimento della trilogia prequel di Star Wars (anche se non è il vero problema). Ci dispiace molto per Ahmed Best, l'attore che gli diede la voce e che ha sofferto di depressione per anni, pensando addirittura al suicidio. Ma Jar Jar resta effettivamente intollerabile e rende ancora più difficile vedere un film già di per sé pieno di problemi.
Non è l'unico personaggio ad aver rovinato un film quasi da solo. Andiamo a scovare altri casi famosi...
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Mr. Yunioshi - Colazione da Tiffany (1961)
Il celeberrimo giapponese interpretato da Mickey Rooney in Colazione da Tiffany è una nota stonata, invecchiata, un dettaglio di razzismo d'altri tempi in un film altrimenti immacolato e immortale.

Il padrino - Parte III (1990)
Secondo i piani inziali di Coppola, a interpretare Mary Corleone ne Il padrino - Parte III avrebbe dovuto esserci Winona Ryder. Sua figlia Sofia, futura regista molto apprezzata, è invece totalmente inadeguata per un ruolo così importante, al punto da rovinare la tragica scena finale che la vede protagonista assoluta.

Jonathan Harker - Dracula di Bram Stoker (1992)
Keanu Reeves interpreta Jonathan Harker nel Dracula di (ancora una volta) Coppola e, con la sua recitazione monotona e l'accento britannico stentato, rende piatto un personaggio classico del romanzo di Bram Stoker. Rovinando tutte le scene in cui appare e appesantendo molto, dunque, diversi momenti chiave del film.

Ruby Rhod - Il quinto elemento (1997)
In quello che è già di per sé un film sopra le righe, ma comunque divertente, il presentatore sguaiato di Chris Tucker è qualcosa di insostenibile. Si vede il tentativo di Luc Besson di renderlo esagerato ma simpatico, tentativo purtroppo fallito. Tucker è semplicemente fuori controllo.

Superman Jr. - Superman Returns (2006)
Non è riuscitissimo Superman Returns di Bryan Singer. Ma una minima speranza di un rilancio della saga poteva esserci. Se non che Singer e gli sceneggiatori scelsero di mettersi in un vicolo cieco da soli, ideando il personaggio del figlio di Lois Lane. Si scopre, a un certo punto, che suo padre non è il collega di lei (interpretato da James Marsden), ma Clark Kent stesso. Il che implica che Lois dovrebbe mollare l'uomo che ha cresciuto il piccolo pur di tornare tra le braccia dell'eroe creduto morto. Un triangolo che sa di sbagliato e che ha contribuito a seppellire per sempre ogni speranza di un sequel.

Mutt Williams - Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo (2008)
Shia LaBeouf, dopo la saga di Transformers e il quarto Indiana Jones, ha avuto un'illuminazione e deciso di orientarsi su tutt'altro tipo di film, più piccoli e sperimentali. Probabilmente la colpa è della valanga di odio che l'opinione pubblica ha riversato su di lui in entrambe le occasioni. Il personaggio di Mutt Williams, figlio illegittimo di Indy, è però il più odiato e certamente non aiuta la quasi totale assenza di carisma nell'interpretazione di LaBeouf. Appiccicato accanto a uno dei più grandi divi della storia del cinema, purtroppo non funziona.

Mudflap e Skids - Transformers - La vendetta del caduto (2009)
Michael Bay non ha mai dimostrato buon gusto nel gestire l'umorismo della saga di Transformers, crasso e infantile, ma soprattutto mai davvero divertente. L'apice sono comunque i robot Mudflap e Skids nel secondo capitolo della saga, due personaggi basati su stereotipi degli afro-americani che hanno offeso tutta la nazione all'uscita del film.

Millburn - Prometheus (2012)
Prometheus, il prequel di Alien diretto da Ridley Scott, ha certamente più di un problema. Ma la scena in cui Rafe Spall, nei panni del biologo Millburn, accarezza un "cobra spaziale" è passata alla storia come la svolta di sceneggiatura più stupida in un horror fantascientifico. Talmente demenziale da essere messa alla berlina anche da Leo Ortolani in una celebre recensione a fumetti. E in effetti è il punto di non ritorno del film, che da quel momento non può più essere preso sul serio.

Flash - Justice League (2017)
Utilizzato per lo più come spalla comica degli altri supereroi, il Flash di Ezra Miller in Justice League è il personaggio più insopportabile. Una sorta di buffo e maldestro tentativo di replicare l'umorismo Marvel, che pare invece l'immancabile amico che tenta di fare il simpatico della compagnia, risultando odioso.