
Dieci grandi film che finiscono malissimo

Titanic (1997)
In questi giorni è tornato nelle sale Titanic, capolavoro di James Cameron che è allo stesso tempo uno spettacolare film catastrofico e la più celebre love story di fine 20° Secolo. Un film che, da programma, deve finire con una tragedia storica in cui persero la vita 1.500 persone. Ma la storia d'amore avrebbe anche potuto finire bene e invece no: Cameron separa gli amanti nel disastro finale e Rose (Kate Winslet) deve dire addio al suo Jack (Leonardo DiCaprio) e andare avanti con la sua vita.
TItanic non è ovviamente l'unico celebre film a finire malissimo. Ecco i casi più famosi...
OVVIAMENTE: SPOILER!
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Incompreso (Vita col figlio) (1966)
Dal romanzo di Florence Montgomery, uno dei più tristi film mai fatti. Incompreso di Luigi Comencini racconta le disavventure di Andrea, figlio maggiore del console britannico a Firenze che, rimasto vedovo, inizia a viziare il figlio minore e a trattare Andrea come un adulto. Questo spinge il bambino a chiudersi in se stesso, fino a un finale che dire tragico è poco. Chiunque sia cresciuto con la TV degli anni '80 sa bene di cosa parliamo...

Un mondo perfetto (1993)
Il finale più devastante della filmografia di Clint Eastwood è probabilmente quello di Million Dollar Baby, ma siccome lo abbiamo già citato, passiamo oltre. Il finale di Un mondo perfetto è un ottimo contendente: Kevin Costner interpreta un criminale di bassa lega che rapisce un bambino per farne il suo ostaggio, ma i due finiscono per affezionarsi l'uno all'altro e stabilire un peculiare rapporto padre-figlio... che viene prontamente stroncato nel finale, quando Butch viene crivellato di colpi dalle forze dell'ordine, nonostante gli sforzi di un saggio Texas Ranger (Eastwood). Una conclusione potente che ci ricorda come il mondo in cui viviamo non sia, purtroppo, perfetto.

Dead Man Walking - Condannato a morte (1995)
Può un film che si intitola "Uomo morto in cammino" finire bene? A nulla vale l'impegno della suora interpretata da Susan Sarandon: il condannato a morte Matthew Poncelet (Sean Penn) viene condotto al patibolo e il regista Tim Robbins si premura di ricordarci, tramite il montaggio, che Matthew ha commesso un crimine terribile. Senza per questo giustificare assolutamente la sua sentenza. Materiale duro da digerire anche per lo spettatore più scafato.
Il miglio verde (1999)
Un'altra storia di condannati a morte, questa tratta da Stephen King. Ma il detenuto interpretato da Michael Clarke Duncan ne Il miglio verde è realmente innocente, anzi è forse la persona più innocente di tutte. E ha addirittura un dono divino, quello di poter guarire le persone. Per questo assistere alla sua esecuzione finale è ancora più straziante: nulla può salvare un nero nell'America razzista degli anni '30, se accusato di un terribile delitto (che non ha commesso).
A.I. - Intelligenza artificiale (2001)
Dai poteri congiunti di Spielberg e Kubrick, un aggiornamento di Pinocchio con un finale molto più straziante. Non solo il bambino artificiale David (Haley Joel Osment) viene abbandonato nel bosco dai "genitori" dopo il risveglio del vero figlio, ma David finisce nel fondo dell'Oceano e viene ritrovato in un lontano futuro dai suoi discendenti, intelligenze artificiali evolutissime. David chiede che la sua madre umana, Monica, venga resuscitata attraverso la clonazione, ma i mecha lo avvertono che il clone potrà vivere solo un giorno. David accetta e spende quell'unico giorno nelle braccia di una madre che non lo amava davvero.

La 25ª ora (2002)
L'esistenza di Monty Brogan (Edward Norton) è stretta tra due drammi: da una parte, alle spalle, l'11 Settembre che ha scosso New York e il mondo. Dall'altra, una condanna al carcere per spaccio. La 25a ora di Spike Lee ne racconta gli ultimi giorni prima della prigione. Ed è uno straziante grido di solitudine che si conclude con una scena durissima: il padre lo accompagna al carcere in auto e sogna come avrebbe potuto essere la vita del figlio se non avesse sprecato tutte le sue opportunità.

Into the Wild - Nelle terre selvagge (2007)
Ancora Sean Penn, stavolta regista, per raccontare la storia vera di Christopher McCandless (Emile Hirsch), un uomo che lasciò tutti i suoi averi per andare a vivere da solo nelle gelide e desolate terre dell'Alaska, dove morì di stenti e forse avvelenamento per delle bacche ingerite. Vedere la scena ripetersi sul grande schermo è terribile, soprattutto perché la lezione di vita del film - la felicità è tale solo se condivisa - arriva troppo tardi.

Revolutionary Road (2008)
Non c'è pace per la coppia Kate/Leo. Non possono essere felici neanche quando SONO felici, figurarsi in Revolutionary Road di Sam Mendes, dove sono una coppia effettivamente male assortita. La storia è ambientata nell'America degli anni '50 e racconta la lenta spirale discendente del matrimonio degli Wheeler. Nel finale, dopo che i due hanno rinunciato al sogno di trasferirsi a Parigi per iniziare una nuova vita, lei muore dopo un aborto. Mendes sa come lasciarci col cuore a pezzi.

Super - Attento crimine!!! (2010)
Prima di dirigere Guardiani della Galassia, James Gunn aveva già trattato i supereroi... a modo suo. Super è un'amara e caustica riflessione sulla figura dell'eroe mascherato. Un film che parla di depressione, fallimento e violenza, e infatti si conclude con una sparatoria sconvolgente, in cui "l'eroe" si lascia andare a una violenza angosciante.