
Dieci film che vi faranno piangere nei primi minuti

Up (2009)
Ci sono film strappalacrime che si caricano sempre più di sentimento fino a esplodere nel finale. Altri che invece preferiscono lo sprint iniziale alla progressione, e partono con un solo, preciso scopo: farci versare litri di lacrime sin dall'inizio. Ecco dieci film capaci di farci piangere nei primi minuti...
A partire da Up della Pixar, il campione assoluto della categoria. Un film toccante, divertente, ottimista. Che parte però con una sintesi della vita del protagonista Carl insieme alla moglie Ellie, dal momento in cui si conoscono da bambini fino alla morte di lei. Un incipit straziante, che include anche dettagli cupissimi per dei bambini, come un aborto spontaneo e la scoperta di non poter avere figli. Eppure non ci si commuove per la tristezza, ma per l'amore che sprigiona da queste due persone. Impossibile non crollare in lacrime prima che il prologo di questo capolavoro sia finito.
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Il miglio verde (1999)
Incontriamo Paul Edgecomb da anziano, in un ospizio. Da lì, Il miglio verde torna indietro per raccontarci la sua carriera da secondino (Tom Hanks) in un carcere e l'incontro che cambiò la sua vita: quello con il detenuto John Coffey (Michael Clarke Duncan), un prigioniero condannato a morte ingiustamente, dotato di poteri sovrannaturali. Il resto del film è altrettanto straziante, ma quei primi minuti, con l'anziano Paul roso dai sensi di colpa, ci mettono efficacemente nel mood.

Kids (1995)
Il celebre e controverso film di Larry Clark racconta un giorno nelle vite di un gruppo di ragazzi newyorkesi allo sbando a metà anni '90. Il regista si premura di farci capire immediatamente l'aria che tira, con i primi minuti stracolmi di sesso promiscuo praticato come un gioco innocente. Tanto per rendere l'idea di come questi "ragazzini" siano in fondo dei bambini senza figure che li guidino, e dunque incapaci di dare un peso alle cose terribili che fanno... cose che li perseguiteranno per tutta la vita, ma quello loro non lo capiscono. Lo capiamo noi.

Star Trek (2009)
Non credevate di vedere Star Trek in questa lista, vero? Eppure i primi minuti del reboot di J.J. Abrams sono davvero potenti, e alzano subito la posta in gioco. In essi vediamo George Kirk (Chris Hemsworth nel suo primo ruolo di un certo rilievo) salvare l'equipaggio della sua astronave, sotto attacco da parte dei Romulani di Nero, compresa la moglie incinta. Che partorisce proprio durante l'attacco, mentre George, costretto a restare a bordo per assicurarsi che tutti raggiungano le scialuppe, non può fare altro che sentire il pianto del figlio che non conoscerà mai. E battezzarlo James, come il padre della moglie che non vedrà mai più. Il resto del film è allegro e abbastanza spensierato, ma quell'inizio è un notevole pugno nello stomaco.

Room (2015)
Un intero universo dentro una stanza. I primi minuti di Room ci mostrano la routine di una madre (Brie Larson, premiata con l'Oscar) e suo figlio (Jacob Tremblay), intrappolati in un capanno isolato acusticamente da un pazzo. Solo che il bambino non lo sa: la madre lo ha sempre tenuto al sicuro, insegnandogli ad amare quel microcosmo che per lui è l'unica realtà possibile. E così, mentre li vediamo giocare, scherzare, gridare al lucernario (per ragioni che a lui sfuggono) e comportarsi come ogni madre e figlio farebbero, solo noi adulti capiamo le implicazioni di tutto questo. E non sono certo allegre.

Salvate il soldato Ryan (1998)
Quell'incipit. Quella scena, entrata nella storia del cinema. Steven Spielberg apre Salvate il soldato Ryan ricostruendo meticolosamente lo sbarco in Normandia. Vediamo un esercito di soldati schiantarsi contro il fuoco nemico, disperarsi, sanguinare, morire. Ma anche compiere atti di eroismo inimmaginabili. Una giostra emotiva pazzesca, ancora oggi insuperata nel cinema di guerra.

Amabili resti (2009)
La premessa di Amabili resti, film di Peter Jackson tratto da un romanzo di Alice Sebold, è ben nota: una ragazzina (Saoirse Ronan) viene uccisa da un maniaco, e aiuta la sua famiglia a incastrarlo dal Paradiso. Inevitabile, dunque, che i primi minuti del film siano devastanti. Lo sono ancora di più perché Jackson si assicura di farci entrare nella quotidianità di Susie Salmon e della sua famiglia, per farci capire quanto la sua vita, potenzialmente così ricca di esperienze ancora da fare, sia stata stroncata troppo presto. E vedere la scena in cui Susie viene attirata da George Harvey (Stanley Tucci) in una trappola mortale è agghiacciante.

Colpa delle stelle (2014)
Una delle più amate love story dei nostri tempi inizia dalla malattia terminale della protagonista (Shailene Woodley) e si sviluppa da lì in un percorso di scoperta personale. Non manca dell'ottimismo, nonostante la premessa cupa. Eppure quei primi minuti, in cui Hazel si scusa con noi, dicendo che in questo film vedremo la verità, e non la classica storiella per teenager innamorati, sono strazianti.

Ghost - Fantasma (1990)
Come nel caso di Amabili resti, anche qui la premessa è che il protagonista (Patrick Swayze) verrà ucciso e diventerà un fantasma. Quello è, dopo tutto, il titolo del film! Eppure vedere la coppia Swayze / Demi Moore innamorata nel primo atto del film, con la consapevolezza che in pochissimo tempo tutto andrà a monte, è un'impresa che solo i più duri potranno portare a termine senza versare una singola lacrima.

La tomba delle lucciole (1988)
Nel Giappone postbellico, un ragazzino muore di stenti in una stazione ferroviaria. Un inserviente getta in un campo una scatola di caramelle che gli apparteneva. Quando questa si apre, escono delle ceneri. Sono le ceneri di Setsuko, sorella di Seita. I loro spiriti si ricongiungono finalmente, e volano via trasportati dalle lucciole. Ed è solo l'inizio! A quel punto La tomba delle lucciole, straziante capolavoro di Isao Takahata prodotto dallo Studio Ghibli, torna indietro e ci racconta come questi due fratellini siano morti. Ma già stiamo versando lacrime amare e da lì non ci fermeremo più.