
Dieci film che hanno dato vita ad un genere

Pulp Fiction (1994) e i film che hanno originato un filone
La storia del cinema è piena di prime volte. Il primo film di fantascienza, il primo western. Il primo horror. Di quando in quando spunta un film molto speciale che fa tesoro di tutto ciò che è arrivato prima, combina i generi e ne crea uno totalmente nuovo, che viene poi imitato da schiere di registi. Andiamo a scovarne dieci tra i più significativi.
A partire da Pulp Fiction. Quentin Tarantino non nasconde di "prendere in prestito" a destra e a manca dai suoi registi preferiti, ma essendo un regista geniale non si limita mai a ricalcare. Pulp Fiction è il film che lo ha traghettato nel mainstream e ha di fatto creato il genere "pulp" anni '90, imitato poi da tantissimi autori, da Guy Ritchie a Robert Rodriguez. Certo, Le Iene è venuto prima, ma è stato Pulp Fiction (con il suo Oscar alla sceneggiatura e la sua Palma d'Oro a Cannes) a lasciare il segno.
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L'inafferrabile (1928)
Molto prima che Ian Fleming creasse James Bond e che Sean Connery lo immortalasse sul grande schermo, Fritz Lang aveva dato i natali alla spy-story cinematografica con L'inafferrabile. Nel film c'è già tutto: un agente segreto affascinante identificato con un numero, una spalla femminile dal passato complicato, un cattivo con un piano folle e gadget tecnologici.

Accadde una notte (1934)
Con Accadde una notte, Frank Capra inventò praticamente il genere della commedia slapstick, codificando allo stesso tempo la commedia romantica moderna. Clark Gable e Claudette Colbert sono ancora oggi una coppia indimenticabile, e i loro disastrosi tentativi di stare insieme hanno fatto scuola.

Godzilla (1954)
Prima di tutto, c'era Godzilla. Il capolavoro di Ishiro Honda diede i natali al filone dei Kaiju, i mostri giapponesi. E' vero, si ispirò a film americani come King Kong e Il risveglio del dinosauro. Ma li trasformò in qualcos'altro: una metafora dei pericoli del nucleare. E poi ideò l'effetto speciale in assoluto più semplice ma più amato del genere: l'uomo in tuta da mostro. E mise un'enfasi sulla distruzione prima assente. L'unica cosa che manca nel primo film è lo scontro con un altro Kaiju, che sarebbe arrivato solamente nel sequel, Il re dei mostri.

La notte dei morti viventi (1968)
Prima de La notte dei morti viventi di George Romero, c'erano stati altri zombi cinematografici. Ma si trattava principalmente di zombi classici, ovvero persone stregate dal voodoo e ridotte a schiavi. Fu Romero, con il suo seminale capolavoro low budget, a ideare il morto vivente cannibale resuscitato da cause misteriose (virus? Radiazioni? Anche il fatto che non sia spiegato è un classico del filone). Lento, marcescente e famelico, lo zombi moderno è poi diventato protagonista di un interminabile filone che prosegue indisturbato ancora oggi ed è persino diventato mainstream con opere come The Walking Dead.

Sweet Sweetback's Baadasssss Song (1971)
Questo poco noto film low budget diretto e interpretato da Melvin Van Peebles (padre di Mario Van Peebles) è indicato come primo film ufficiale del genere Blaxploitation, che negli anni '70 avrebbe portato gli afro-americani alla ribalta con una serie di film incentrati sulle gesta di eroi neri come Shaft e Foxy Brown. Sweet Sweetback's Baadasssss Song ne contiene già tutti i pregi (l'emancipazione dei neri, anche dal punto di vista sessuale) e difetti (i cliché datati).

Non aprite quella porta (1974)
Nonostante l'avvertimento del titolo italiano, in molti, moltissimi la aprirono, quella porta. Tanto che The Texas Chain Saw Massacre di Tobe Hooper lasciò un marchio indelebile nel cinema horror. Il suo valore di produzione grezzo, il suo gusto per la violenza più truce, la sua missione di riprendere le torture con uno sguardo fin troppo indulgente hanno creato il Torture Porn ben prima che Eli Roth lo proponesse con il suo Hostel.

Halloween - La notte delle streghe (1978)
Halloween di John Carpenter non fu certo il primo film su un assassino seriale. Nel 1960, Alfred Hitchcock aveva scosso mezzo mondo con il suo lungimirante Psycho. Eppure fu Carpenter a creare il filone slasher, quello in cui un assassino legato a un determinato evento traumatico del passato si manifesta in un particolare anniversario per mietere vittime. Un assassino in genere mascherato e dalle capacità quasi sovrumane, proprio come l'incubo vivente Michael Myers. Halloween fu imitato moltissimo e creò un genere che avrebbe dato vita ad altri killer leggendari come Jason di Venerdì 13 e Freddy Krueger di Nightmare, giù giù fino al meta-cinematografico Scream.

Cannibal Holocaust (1980)
Molti sostengono che il genere found footage (quello in cui si simula il ritrovamento di un filmato "vero" e il film viene raccontato attraverso di esso) sia nato con The Blair Witch Project sul finire degli anni '90. Ed è vero che il film di Daniel Myrick ed Eduardo Sanchez ha influenzato il filone più di ogni altro, ma è stato di gran lunga anticipato da Cannibal Holocaust di Ruggero Deodato, in cui un gruppo di antropologi si addentra nelle foreste dell'Amazzonia e assiste a una serie di efferatezze, quando non le perpetra. Il tutto è narrato con l'espediente del filmato ritrovato e addirittura con punti di vista multipli dovuti alle due macchine da presa coinvolte. Il risultato fu, per l'epoca, talmente realistico che Deodato dovette dimostrare in tribunale che gli attori erano tutti vivi, per non finire condannato per omicidio...

48 ore (1982)
Mettere fianco a fianco due tutori dell'ordine diametralmente opposti era un classico del poliziesco ben prima degli anni '80, specialmente in TV. Ma, con 48 ore, Walter Hill inventò qualcosa di inedito: la coppia (non necessariamente formata da due poliziotti, come in questo caso) del bianco e del nero (Nick Nolte ed Eddie Murphy) che sono costretti ad accettare le proprie differenze per diventare un team infallibile. Sarebbero seguiti i vari Arma letale, Beverly Hills Cop, L'ultimo boyscout e anche variazioni "etniche" come Danko (sempre di Hill) e Alien Nation.