
Da Shining a Taxi Driver, le dieci battute improvvisate più memorabili del cinema

Le dieci battute improvvisate più memorabili del cinema
"Sono il lupo cattivo!", urla Jack Torrance, alias Jack Nicholson, mentre sfascia una porta con l'ascia in Shining di Stanley Kubrick. In originale, la battuta, completamente improvvisata dall'attore, recita "Heeeeeere's Johnny!", ovvero l'apertura di ogni puntata del Tonight Show di Johnny Carson. Kubrick, che viveva in Inghilterra, non capì la citazione e per poco non la tagliò.
Si tratta solamente di una delle tante battute leggendarie sorprendentemente improvvisate dagli attori sul set. Scopriamo le altre...
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"Mein Führer! Io cammino!" - Il dottor Stranamore (1964)
Peter Sellers improvvisò gran parte delle sue battute ne Il dottor Stranamore di Stanley Kubrick, dove interpreta tre personaggi. Questa battuta, pronunciata proprio da Stranamore, nasce, secondo la leggenda, da un errore di Sellers, che si alzò dalla sedia a rotelle dimenticando che il suo personaggio era paraplegico.

"Sto camminando qui! Sto camminando qui!" - Un uomo da marciapiede (1969)
Nel capolavoro di John Schlesinger Un uomo da marciapiede, classico della New Hollywood, c'è una scena davvero memorabile: quella in cui Ratso (Dustin Hoffman), quasi travolto da un taxi, si scaglia con veemenza contro l'autista. Pare che sia nata per un errore della comparsa alla guida del taxi, che sbagliò i tempi e quasi travolse per davvero Hoffman e Jon Voight.

"A' pistola lasciala... Pigliami i cannoli" - Il padrino (1972)
Nella sceneggiatura de Il padrino, la battuta era "Non dimenticare i cannoli", ma l'attore Richard Castellano, interprete di Clemenza, la fece sua, rendendola ben più stringata ed efficace: "Leave the gun, take the cannoli", pronunciata subito dopo aver fatto fuori (per interposta persona) il suo protetto Paulie Gatto.

"Quale gobba?" - Frankenstein Junior (1974)
Sul set di Frankenstein Junior di Mel Brooks, Marty Feldman continuava a spostare la gobba finta del suo Igor per spiazzare gli altri attori. Finché Gene Wilder non gli chiese se la gobba non si fosse spostata. "Quale gobba?" fu la geniale, quanto improvvisata, risposta dell'attore.

"Serve una barca più grande" - Lo squalo (1975)
Quando Brody (Roy Scheider) vede finalmente con i propri occhi quanto sia grande lo squalo bianco che li insegue nel classico di Steven Spielberg, rimane talmente scioccato da indietreggiare con gli occhi sbarrati, pronunciando infine la famosa battuta (in originale "You're gonna need a bigger boat"), completamente improvvisata.

"Stai parlando con me?" - Taxi Driver (1976)
Forse il monologo più famoso di tutta la storia del cinema, quello di Robert De Niro allo specchio in Taxi Driver di Martin Scorsese fu improvvisato dall'attore, perché la sceneggiatura diceva solamente che avrebbe dovuto parlare con se stesso, senza specificare altro!

"Ti amo". "Lo so" - L'impero colpisce ancora (1980)
Un altro grande classico, un'altra battuta che lo definisce e che non era nello script. Quando Han Solo (Harrison Ford) saluta Leila (Carrie Fisher) prima di essere ibernato nella grafite al termine de L'impero colpisce ancora, la sceneggiatura prevedeva un normalissimo scampio del tipo "Ti amo", "Anch'io". Ma al regista Irvin Kershner non piaceva e chiese a Ford di rispondere come, secondo lui, avrebbe risposto Solo. L'attore si inventò dunque una battuta perfetta, rispondendo con un arrogante "Lo so".

"Sacrifici umani, cani e gatti che vivono insieme, masse isteriche!" - Ghostbusters (1984)
La sparata del dottor Venkman nell'ufficio del sindaco verso la fine di Ghostbusters è solo una delle tante battute improvvisate da Bill Murray sul set. Quasi tutto il suo materiale non era nella sceneggiatura, e questa battuta in particolare è entrata nella storia del cinema. Tanto di cappello.

"Buffo come?" - Quei bravi ragazzi (1990)
Joe Pesci basò il suo famoso dialogo di Quei bravi ragazzi su un incontro che aveva avuto anni prima con un vero mafioso, in un ristorante nel quale lavorava. Scorsese diede a lui e Ray Liotta il via libera per la scena, senza dirlo agli altri attori. "Buffo come? - sbotta il suo Tommy DeVito - Buffo come un pagliaccio, ti diverto? Ti faccio ridere? Sto qua per divertirti?".