
Da Philadelphia a Il ponte delle spie: i dieci ruoli più belli di Tom Hanks

Tom Hanks, i dieci ruoli più belli di un grande attore
Uno scatto di Hanks, 59 anni compiuti lo scorso luglio, alla première de Il ponte delle spie. I baffi (e i capelli bianchi sotto il cappello) fanno parte del ruolo che sta attualmente interpretando sul set di Clint Eastwood nel biopic Sully.
In occasione del ritorno di Hanks sugli schermi, vi parliamo del suo nuovo lavoro realizzato con Steven Spielberg e individuiamo i dieci ruoli più belli con cui ha dimostrato al mondo di essere uno degli attori più grandi.

Tom Hanks e Steven Spielberg per la quarta volta insieme
Il ponte delle spie segna la quarta collaborazione tra Tom Hanks e Steven Spielberg sul grande schermo. Il film, scritto dai Fratelli Coen in collaborazione con Matt Charman, racconta delle trattative condotte in via ufficiosa da un avvocato di New York per la liberazione di una spia americana catturata dai sovietici. Quelli vollero indietro, una loro spia arrestata negli USA. Lo scambio avvenne sul Glienicker Brücke, ponte situato appena fuori Berlino.
Spielberg ha voluto fare il film pensando proprio a Hanks, il primo attore che gli è venuto in mente quando ha scoperto la storia del personaggio realmente esistito di James Donovan.
Il ponte delle spie è appena arrivato nei nostri cinema distribuito dalla 20th Century Fox.
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1 - Il ruolo che lo ha lanciato: Big (1988)
Ragazzino diventato adulto nel giro di ventiquattr'ore. L'energia e l'entusiasmo del protagonista di Big è in grado di tirare fuori il buono di chiunque gli sta attorno. Hanks è una rivelazione in Big, il film di Penny Marshall con cui ottiene la sua prima nomination all'Oscar.
La battuta da ricordare: "Ho espresso un desiderio ieri sera. Mi sono trasformato in grande. Mamma, ho espresso un desiderio! La macchina mi ha trasformato in un grande!".
2 - La svolta attoriale: Philadelphia (1993)
Nei panni di Andrew Beckett in Philadelphia, il primo film mainstream incentrato sulla tolleranza: quella verso i gay e verso i malati di AIDS. Hanks vince il suo primo Oscar e dimostra al mondo di essere un attore versatile, lui che fino ad allora era conosciuto solo per il suo lavoro nella commedia.
Un film molto toccante diretto da Jonathan Demme e interpretato da un cast straordinario.
La battuta da ricordare: "Miguel, sono pronto".

3 - L'Americano con la A maiuscola: Forrest Gump (1994)
Il ruolo che lo ha definitivamente consacrato a superstar: quello di Forrest Gump nel capolavoro di Robert Zemeckis, asso pigliatutto agli Oscar del 1995 con tredici nomination e sei statuette vinte: Miglior film, regia, attore protagonista, sceneggiatura non originale, montaggio ed effetti speciali.
Uno dei ruoli più complessi di Hanks che corre attraverso la storia americana in un grande film epico per un pubblico di tutte le età.
La battuta da ricordare: "Mamma diceva sempre, la vita è come una scatola di cioccolatini: non sai mai quello che ti capita".

4 - Astronauta in pericolo: Apollo 13 (1995)
Nei panni dell'astronauta Jim Lovell, protagonista di Apollo 13. Una storia vera e una performance con cui sfiora la nomination all'Oscar, la terza consecutiva. La candidatura non arriva, ma la sua prova nel bel film di Ron Howard è tra le più celebri della sua carriera.
La battuta da ricordare: "Houston abbiamo un problema"

5 - Capitano in Salvate il soldato Ryan (1998)
Il 1998 è l'anno in cui Hanks viene reclutato da Spielberg che lo vuole come capitano e leader di una missione di salvataggio in Salvate il soldato Ryan. Uno dei film visivamente più potenti sulla Seconda Guerra Mondiale.
Hanks ottiene la sua quarta nomination all'Oscar, ma viene sconfitto dal nostro Roberto Benigni per La vita è bella.
La battuta da ricordare: "So solo che più uomini uccido e più mi sento lontano da casa".

6 - Le lacrime de Il miglio verde (1999)
Capo delle guardie nel braccio della morte conosciuto come Il miglio verde. Dramma fantascientifico di tre ore in cui Hanks ci regala il personaggio di un uomo buono che vede davanti ai suoi occhi un innocente mandato al macello.
Uno dei migliori film tratti dalla letteratura di Stephen King.
La battuta da ricordare: "Quando sarò al cospetto di Dio Padre, il giorno in cui mi giudicherà e mi chiederà perché mai io ho... ho ucciso uno dei suoi veri miracoli viventi che cosa gli potrò rispondere? Che era il mio mestiere?...Il mio mestiere...".

7 - In grado di reggere un film totalmente da solo: Cast Away (2000)
Nei panni di Chuck Noland, ex corriere Fedex sperduto da qualche parte nel Pacifico dopo che l'aereo della sua società si è schiantato. Sopravviverà sull'isola per quattro anni (in compagnia del pallone Wilson) e tornerà a casa. Quella di Hanks in Cast Away di Robert Zemeckis è una performance enorme con la quale l'attore ha ottenuto la sua quinta nomination all'Oscar (l'ultima fino ad oggi).
Per interpretare il ruolo Hanks è prima ingrassato (come lo vediamo all'inizio del film) e poi ha avuto bisogno di una lunga pausa. La produzione ha, infatti, fermato le riprese per un anno in modo da concedergli il tempo di dimagrire quasi venticinque chili.
La battuta da ricordare: "Wilson! Wilson! Scusami! Scusami, Wilson! Wilson, scusami! Scusami! Wilson! Non ce la faccio! Wilson! Wilsooon!".
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8 - Il primo ruolo oscuro: Era mio padre (2002)
Hanks nei panni di Michael Sullivan, braccio destro del gangster irlandese John Rooney (lo interpreta Paul Newman nella sua ultima performance cinematografica). Per la prima volta l'attore concede pochi sorrisi, spara con il suo fucile automatico, rapina le banche e la fa pagare cara a chi gli ha sterminato la famiglia. Tutto pur di proteggere l'ultimo figlio che gli è rimasto.
Era mio padre, gangster movie diretto da Sam Mendes, include anche un epico duetto al piano tra Hanks e Newman.
La battuta da ricordare (Il figlio gli chiede come mai amasse di più l'altro fratello): "Vi amavo entrambi allo stesso modo. Ma credo che Peter fosse diverso. Un ragazzino molto dolce. E invece tu, tu sei come me. E io non voglio che tu lo sia".

9 - Comico e drammatico: The Terminal (2004)
Spassoso, romantico e profondamente drammatico. La terza collaborazione tra Spielberg e Hanks è un piccolo grande film ambientato in un aeroporto: The Terminal.
La battuta da ricordare (a propostio della Krakhozia, il paese fittizio da dove il personaggio è arrivato): "E' mia casa, io no paura di mia casa".

10 - Capitano in pericolo: Captain Phillips (2013)
Uno dei film più belli del 2013. Una storia drammatica raccontata con un ritmo al cardiopalma. Bisogna riprendersi subito dopo aver visto il thriller Captain Phillips - anch'esso basato sulla vera storia di un capitano rapito dai pirati in Somalia - perché è un'esperienza dalla quale si esce molto provati. A renderla reale è la straordinaria prova dell'attore questa volta ignorato dall'Academy.
La battuta da ricordare: "Il problema non sono io che parlo, ma tu che non stai ascoltando!"
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Nel 2016 ancora nei panni di Robert Langdon
Nel 2016 lo ritroveremo per la terza volta nei panni di Robert Langdon in Inferno, tratto dal romanzo di Dan Brown e ancora diretto da Ron Howard. Il film è girato tra Firenze, Venezia e Istanbul.