
Da Mad Max a Inside Out: i 10 film più belli del 2015

Top 10: I film più belli del 2015
Ci avviciniamo alla fine del 2015 e, come ogni anno, eccoci al momento in cui si tirano le somme della stagione cinematografica. Abbiamo selezionato come di consueto i dieci titoli che secondo la redazione di Film.it si sono distinti nel corso dell'anno, più qualche menzione d'onore al termine della classifica.
Avventure, storie d'amore, grandi drammi, film con immagini potentissime e una commedia d'azione. Ve li presentiamo in ordine alfabetico: scopriteli con noi!
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Blackhat, di Michael Mann (Stati Uniti)
Il Cinema con la C maiuscola è sempre quello realizzato da Michael Mann che si conferma maestro di grandi atmosfere, emozioni, dettagli e immagini potentissime con Blackhat.
Quello che è stato ribattezzato come "il primo thriller dell'era digitale" è un capolavoro incompreso, passato inosservato in tutte le sale del mondo. Un vero peccato.
Leggi la recensione di Blackhat

Ex Machina, di Alex Garland (Regno Unito)
In ambito fantascientifico, non si può pretendere di meglio di Ex Machina, esordio alla regia dello sceneggiatore Alex Garland (lo stesso di The Beach e 28 giorni dopo) che racconta in maniera mai così efficace la presa di coscienza di un'intelligenza artificiale e il suo scontro evolutivo con l'umanità. Eccezionali Domhnall Gleeson e Oscar Isaac (insieme prima di Star Wars), sensuale e affascinante la rising star Alicia Vikander.
Leggi la recensione di Ex Machina
Guarda le foto di Alicia Vikander, sexy rising star

Inside Out, di Pete Docter (Stati Uniti)
Il grande ritorno della Pixar a una storia originale, dopo una manciata di sequel e prequel dei suoi film più celebri. Inside Out di Pete Docter (Up, Monsters & Co.) viaggia nella mente di una teenager e ne mette in scena il processo cognitivo in maniera originale, commovente, divertentissima e didattica allo stesso tempo. Un'impresa non da poco.
Leggi anche: Inside Out - La nostra recensione

Mad Max: Fury Road, di George Miller (Australia)
E chi se lo aspettava che il miglior film action dell'anno sarebbe stato il quarto capitolo uscito fuori tempo massimo di una serie iniziata nel 1979? Eppure, George Miller ha resuscitato con enorme successo la sua creatura, Mad Max, affidando il ruolo a Tom Hardy e girando tutto nel deserto della Namibia con pochissimo computer, e tanti stunt vecchia maniera realmente, spettacolari. Indimenticabile la Furiosa di Charlize Theron, che ruba la scena al protagonista.
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Mon roi, di Maiwenn (Francia)
Piccolo grande film. Una storia d'amore e ossessione. E masochismo. Il tutto pregno di un tono da commedia portato avanti da due attori in stato di grazia.
Mon Roi è la sorpresa dell'anno.
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Il ponte delle spie, di Steven Spielberg (Stati Uniti)
In superficie un film dal respiro vecchio, "uno di quelli fatti come si faceva una volta". In profondità una pellicola potentissima con cui Spielberg torna in gran forma e ci ricorda il perché Tom Hanks è il più grande attore in circolazione.
Scritto anche dai Fratelli Coen, Il ponte delle spie è il più grande film di fine anno.
Leggi la recensione de Il ponte delle spie
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Spy, di Paul Feig (Stati Uniti)
Perché scegliere tra un film d'azione e una commedia quando possiamo averli entrambi?
La risposta è Spy, tutt'altro che un film demenziale, piuttosto un action in cui la gente muore sul serio e le missioni sono affidate a personaggi che si rivelano dei totali idioti. Ci pensa l'esilarante protagonista Melissa McCarthy a regolare i conti e salvare il mondo in uno dei film sorpresa dell'anno. Impossibile non volergli bene.
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Suburra, di Stefano Sollima (Italia)

The Tribe, di Miroslav Slaboshpitsky (Ucraina)
La perdita dell’innocenza di un adolescente sordomuto tra ritratto sociologico e sperimentazione narrativa. The Tribe di Miroslav Slaboshpitsky è un film struggente e potentissimo. Un'esperienza cinematografica che ci ha conquistato all'istante. Notevole.
Leggi la recensione di The Tribe
Parla il regista, sesso, droga e rock 'n' roll nel mondo dei sordomuti

The Walk, di Robert Zemeckis (Stati Uniti)
Robert Zemeckis sposta per l'ennesima volta il limite tecnologico per creare immagini spettacolari. Non importa che sia tutto in digitale, la macchina da presa del regista rende il tutto reale negli ultimi venti grandiosi minuti di The Walk, film che elogia l'ossessione per i sogni. Il regista trasforma l'impresa di Philippe Petit in un "heist movie" in cui il protagonista e la sua banda devono arrivare all'ultimo piano di una delle torri gemelle, infiltrandosi ed evitando le guardie di sicurezza, proprio come se fosse un colpo in banca.
Leggi anche: The Walk - La nostra recensione

Menzioni speciali: gli altri 10 film
American Sniper, di Clint Eastwood (Stati Uniti)
Birdman, di Alejandro Gonzalez Inarritu (Stati Uniti)
Forza maggiore, di Ruben Östlund (Svezia)
Mia madre, di Nanni Moretti (Italia)
Mission: Impossible – Rogue Nation, di Christopher McQuarrie (Stati Uniti)
Non essere cattivo, di Claudio Caligari (Italia)
Sicario, di Denis Villeneuve (Stati Uniti)
Sopravvissuto – The Martian, di Ridley Scott (Stati Uniti)
Star Wars: Il risveglio della Forza, di J.J. Abrams (Stati Uniti)