
Da Edward Norton a Dustin Hoffman, gli attori con cui è impossibile lavorare

Star capricciose: gli attori più difficili sul set
Edward Norton è uno dei più grandi attori in circolazione. Allo stesso tempo sarebbe uno degli attori con cui è più difficile lavorare.
A partire dalla sua voglia di "migliorare" le sceneggiature, anche a costo di interferire sul lavoro del regista. Norton sarebbe così cocciuto che è arrivato a strappare American History X dalle mani di Tony Kaye, regista che non ne ha più voluto sapere del film e che non ha mai riconosciuto la versione uscita nelle sale.
Quello non è l'unico film in cui Norton ha fatto "il difficile" durante la produzione; basterebbe chiedersi il perché la Marvel non lo ha più riconfermato nei panni di Bruce Banner, rimpiazzandolo immediatamente con Mark Ruffalo dopo una travagliata collaborazione su The Incredible Hulk.
Partendo da Norton, ecco una carrellata di volti, quegli attori che possono diventare un "incubo" dei registi sul set. Quelli con cui è abbastanza difficile lavorare, quelli che sono perfino arrivati a minacciare i loro colleghi sul set!
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Bruce Willis - Poliziotti fuori (e Café Society)
Kevin Smith ha ancora gli incubi dopo aver lavorato con Bruce Willis sul set di Poliziotti fuori.
Regista e attore hanno avuto forti scontri sul set. Oggi non parlano più ma Smith è sempre pronto a spendere qualche parola negativa sulla star di Die Hard: "Quell'esperienza mi ha distrutto l'anima" - ha detto.
A quanto pare Willis avrebbe assunto atteggiamenti da diva sul set e avrebbe ripetutamente ostacolato il lavoro dei regista.
Recentemente si è tornato a parlare dei suoi capricci quando ha misteriosamente abbandonato il set di Café Society dopo una settimana di riprese. E' stato lui ad andare via oppure Woody Allen lo ha licenziato?
La tesi ufficiale sostiene che l'attore sarebbe stato costretto a lasciare il film perché troppo impegnato a Broadway con Misery non deve morire. Allen lo ha rimpiazzato con Steve Carell.

David Caruso - NYPD Blue
Steven Bocho, creatore di NYPD Blue, ha definito "cancerogeno" l'atteggiamento di David Caruso sul set
"Era emotivamente non disponibile sul set - ricorda il produttore - Era di pessimo umore, sfuggente o capriccioso, dipendeva dalla giornata di lavoro. Molti non riescono ad andare avanti all'interno di un ambiente disfunzionale, Caruso lo amava invece: era lui la fonte di ogni malcontento... e lui amava la cosa".
Caruso ha interpretato una sola stagione della serie cult degli anni Novanta, poi ha improvvisamente abbandonato lo show nel tentativo di fare carriera al cinema. Una carriera che sul grande schermo non è mai decollata. E' dovuto tornare in TV per ritrovare il successo, non una cosa semplice dato che ha dovuto attendere altri otto anni, esattamente nel 2002, quando ha interpretato Horatio Cane in CSI Miami.

Linda Fiorentino - Dogma
Linda Fiorentino, lanciatissima dopo L'ultima seduzione (in cui era un'indimenticabile Dark Lady), caduta poco dopo Men in Black. Non recita dal 2009.
E' stato sempre il regista Kevin Smith ad attaccare i suoi atteggiamenti sul durante la produzione di Dogma, rivelando che l'attrice non gli rivolgeva nemmeno la parola sul set.

Julia Roberts - Hook
I membri della troupe sono arrivati a soprannominarla Tinkerhell, un gioco di parole tra Tinkerbell (Campanellino in originale) e "hell" (inferno).
Lo stesso Steven Spielberg, regista del film, ha dichiarato in un'intervista a 60 minuti: "Julia probabilmente stava attraversando il periodo più duro nella sua vita e la cosa si è trasformata in un duro momento per tutti noi sul set di Hook".
Spielberg e la Roberts non hanno più lavorato insieme.

Keira Knightley - Tutto può cambiare
E' stato John Carney, regista di Tutto può cambiare, a puntare il dito contro la sua protagonista Keira Knightley: "Keira ha un entourage che la segue ovunque - ha detto Carney - quindi è davvero difficile ottenere dei risultati. Non vedevo l'ora di tornare in Irlanda e fare quel tipo di film in cui non conta chi sia nel cast o robaccia del genere (...) Non lavorerò mai più con le supermodelle”.
Il regista ha poi ritirato le accuse scusandosi con l'attrice.

Lindsay Lohan - The Canyons
Sempre in ritardo e costantemente ubriaca sul set. Questa era Lindsay Lohan durante le riprese di The Canyons, ostile verso l'intera produzione del film al punto da spingere il regista Paul Schrader a scrivere un articolo sul perché non avrebbe più lavorato con lei. Lo ha pubblicato sul New York Times con il titolo "Ecco cosa succede quando lavori con Lindsay Lohan sul set di un film".

Mandy Patinkin - Criminal Minds
Secondo le mille storie che si raccontano su di lui, Mandy Patinkin - il Saul Berenson della serie Homeland - sarebbe stato in passato uno dei più grandi nevrotici che abbia mai messo piede su un set.
A quanto pare durante la lavorazione di Criminal Minds l'attore era così disturbato dai contenuti della serie che ha improvvisamente lasciato il set nel bel mezzo delle riprese.
In un'intervista al New York Times, Patinkin ha dichiarato: "Non permettevo a nessun regista di parlarmi. Facevo sempre i capricci. Ho cominciato questo lavoro con grandi come Milos Forman, Sidney Lumet e James Lapine (...) ed eccomi lì a dir loro: 'non parlatemi. Non mi interessa la vostra opinione'. Non mi importa se il mio lavoro sia stato buono o se mi abbiano dato un premio per quei ruoli, non vado orgoglioso del mio comportamento. Il ricordo mi fa ancora male. Il mio comportamento era abominevole".
Gene Hackman - I Tenenbaum
Gene Hackman avrebbe offeso e minacciato il regista Wes Anderson ogni singolo giorno sul set de I Tenenbaum. "Ero terrorizzato da Hackman" - ha detto il regista.