
Child 44 e i film più censurati di tutti i tempi

I film più controversi della storia del cinema
Il ministero della cultura russo ha deciso di bandire Child 44, il nuovo film di Daniel Espinosa interpretato da Tom Hardy e Gary Oldman, che rappresenterebbe la Russia come “una specie di Mordor, popolato di sub-umani fisicamente e moralmente difettosi”. La pellicola è ambientata nel 1953, durante il regime di Stalin, e racconta le indagini di un poliziotto (Hardy) su una serie di infanticidi. Il ministero ha preso la decisione dopo aver raccolto una serie di lamentele sulla “distorsione di fatti storici e interpretazione deliberata degli eventi”, giudicando il film “inammissibile” all'uscita, fissata per il 23 aprile, specialmente non nelle settimane che precedono la celebrazione del 70° anniversario della vittoria sulla Germania nazista, il 9 maggio.
Non è la prima volta che uno o più paesi decidono di bandire film controversi: vediamo insieme gli altri casi più celebri.
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India's Daughter (2014)
Il documentario della BBC India's Daughter, diretto da Leslee Udwin, è il caso più recente di censura controversa. Il film racconta la storia vera dello stupro di una studentessa a Nuova Delhi nel 2012 e contiene l'intervista a uno degli stupratori. Il documentario doveva essere distribuito in occasione dell'8 marzo, ma è stato giudicato offensivo per le donne, in quanto lo stupratore, un autista di autobus, non si è detto per nulla pentito e, anzi, ha rimarcato che nei casi di stupro hanno più colpa le donne degli uomini. Un gruppo di giovani avvocati ha tentato di sovvertire l'ordinanza, ma l'Alta Corte di Nuova Delhi ha respinto il ricorso.

The Interview (2014)
Alla fine ce l'ha fatta a uscire integro il film di Seth Rogen e Evan Goldberg su una coppia di reporter TV (James Franco e Rogen) che si recano in Corea del Nord per intervistare, e uccidere, il leader Kim Jong-un. The Interview è stato al centro del caso più eclatante di terrorismo cibernetico mai visto finora: un gruppo di hacker ha minacciato ritorsioni in stile "11 Settembre" nei confronti dei cinema che lo avessero proiettato. Sony si è inizialmente tirata indietro ma poi, spinta anche dalle parole del presidente Obama, ha scelto di non negoziare con i terroristi.

A Serbian Film (2010)
Bandito in Brasile, Nuova Zelanda, Norvegia, Spagna e Finlandia, A Serbian Film è una delle pellicole più controverse di tutti i tempi. Stupro, incesto, pedofilia, necrofilia e chi più ne ha più ne metta, nella storia di un attore porno che viene coinvolto, a sua insaputa, nel più grande snuff movie di tutti i tempi.

Eyes Wide Shut (1999)
L'ultimo film di Stanley Kubrick contiene scene di sesso piuttosto esplicite, anche se si è visto decisamente di più in altre sedi. Eppure, la famosa scena dell'orgia a cui assiste Tom Cruise fu censurata nella versione americana, utilizzando silhouette per coprire alcuni rapporti sessuali e biancheria intima applicata in post-produzione alle comparse.

Totò che visse due volte (1998)

Assassini nati - Natural Born Killers (1994)
Scritto da Quentin Tarantino e diretto da Oliver Stone, Assassini nati - Natural Born Killers è una grottesca e caustica critica alla glorificazione mediatica della violenza resa sottoforma di... glorificazione della violenza. Non tutti ovviamente hanno capito il messaggio del film, che infatti è stato bandito in Irlanda e distribuito in USA solo dopo che Stone ebbe tagliato quattro minuti, venendo incontro alle richieste dei censori.

Cannibal Holocaust (1980)
Il più celebre film di Ruggero Deodato, Cannibal Holocaust è anche noto perché le violenze sugli animali perpetrate sullo schermo sono in buona parte reali. Deodato, lo sceneggiatore Gianfranco Clerici, i produttori e i distributori del film rischiarono la prigione e dovettero dimostrare che gli attori erano ancora vivi. Il film venne distribuito solo nel 1984.

Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975)
Salò o le 120 giornate di Sodoma è senza dubbio il film più controverso di Pasolini. Dopo un'anteprima nel 1975 al Festival di Parigi, a tre settimane dalla morte del regista, venne bloccato in Italia l'11 novembre dello stesso anno. Il 23 dicembre ottenne il visto-censura in appello, ma non finì lì: dopo tre giorni di programmazione a Milano nel gennaio 1976, venne sequestrato dal Procuratore della Repubblica e il produttore Alberto Grimaldi venne condannato a due mesi per oscenità e poi assolto in appello. Grimaldi si accordò con la magistratura per tagliare quattro sequenze del film, che venne quindi distribuito il 10 marzo 1977. Il giorno seguente, un gruppo di neofascisti distrusse il cinema di Milano in cui veniva proiettato. Il 6 giugno dello stesso anno, Salò fu nuovamente sequestrato dal pretore di Grottaglie. Nel 1978 la Corte di Cassazione si pronunciò definitivamente per la libera circolazione del film.

Non aprite quella porta (1974)
Bandito in Finlandia, Gran Bretagna, Cile, Islanda, Irlanda, Brasile, Australia, Norvegia, Singapore, Svezia, Non aprite quella porta è uno degli horror più importanti di tutti i tempi, e lo è proprio per la sua capacità di scioccare e angosciare mostrando in realtà pochissima violenza grafica. Il film di Tobe Hooper è il capostipite del filone "torture porn" e, come tale, fu un vero pugno nello stomaco per il pubblico dell'epoca.

Ultimo tango a Parigi (1972)
Una sentenza per offesa al comune senso del pudore e una condanna a quattro mesi, poi sospesa, oltre alla distruzione del film. Questo il destino riservato a Bernardo Bertolucci e il suo controverso Ultimo tango a Parigi, di cui furono salvate poche copie. Il film fu riabilitato e distribuito solo nel 1987.