
Chi è il Joker? Dieci cose che (forse) non sapevi sulla nemesi di Batman

Dieci cose che forse non sapevi sul Joker
A ottobre 2019 arriverà Joker, il film sulle origini del celebre supercattivo DC Comics, nemesi di Batman già interpretata al cinema da svariati attori in film molto diversi. Stavolta sarà Joaquin Phoenix a interpretarlo, per la regia di Todd "Una notte da leoni" Phillips, in un film ambientato negli anni '80 che promette di rifarsi al cinema di Scorsese e alla famosa graphic novel "The Killing Joke" di Alan Moore e Brian Bolland.
In attesa di saperne di più sul nuovo film, di cui finora abbiamo visto solo una manciata di immagini e letto qualche vago dettaglio di trama, abbiamo pensato di approfondire la figura del Joker per chi non ha passato la vita a leggere fumetti (cioè la maggioranza della popolazione mondiale, probabilmente). Ecco dunque dieci cose che forse non sapevate sul Joker...
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Quando è nato?
La prima apparizione del Joker risale a Batman n. 1, uscito nell'aprile 1940. Non si tratta del primo albo di Batman, che era già apparso in precedenza nella rivista Detective Comics, nelle cui pagine era nato.

Chi lo ha creato?
Il dibattito è aperto e, purtroppo, visto che tutti gli autori coinvolti sono morti, non si saprà mai la verità. Molti attribuiscono la creazione del Joker al disegnatore Jerry Robinson, assistente di Bob Kane (creatore di Batman insieme a Bill Finger). Lo stesso Robinson ha più volte detto di aver contribuito disegnando una carta da gioco che ispirò il look del personaggio. Kane, noto perché non amava dare credito ad altri per i suoi personaggi, disse che invece furono lui e Bill Finger a creare il Joker, e che la carta da gioco di Robinson non ebbe alcun impatto sul loro lavoro.

Doveva morire
In Batman n. 1 il Joker nacque e avrebbe anche dovuto morire. Lo sceneggiatore Bill Finger voleva infatti eliminarlo subito per non far sembrare Batman un fesso, incapace di fermare per sempre i suoi nemici. Fu l'editor Whitney Ellsworth a convincerlo del contrario. Così il Joker apparve in nove dei primi dodici numeri di Batman e ne divenne in breve l'arcinemico.

Il primo Joker
Che sia stato Bob Kane o Jerry Robinson a disegnare il primo volto del Joker, poco importa. Entrambi ammettono che l'aspetto di Conrad Veidt nel film L'uomo che ride, tratto dal romanzo di Victor Hugo, fu fondamentale nella genesi del personaggio. Nel film, Veidt interpreta un uomo il cui volto è bloccato in un eterno sorriso a causa di un incidente. Esattamente come Jack Nicholson nel Batman di Tim Burton.

Chi è veramente?

L'ossessione per Batman
L'ossessione per Batman è la principale spinta del Joker, che non cerca soldi o potere come i normali criminali. Lui vuole solo portare caos laddove Batman cerca di instaurare l'ordine. Ed è talmente consapevole che la sua vita non avrebbe senso senza il loro eterno duello, da aver rinunciato a scoprire la vera identità di Batman (come lui è solo Joker, pensa che Batman sia solo Batman, e ha pure ragione!) e da non volerlo mai davvero uccidere. "Non ti odio perché sono pazzo", gli ha detto una volta. "Sono pazzo perché ti odio". Un odio che, però, a volte sconfina in un'attrazione dai caratteri quasi omoerotici. Uno dei rapporti più complessi e interessanti del panorama fumettistico americano.

L'amore per Harley Quinn
Harley Quinn è stata introdotta negli anni '90 come spalla e "love interest" di Joker. In realtà il loro rapporto, esplorato anche nel film Suicide Squad, non è così limpido: anzi, pare proprio che l'amore di lei per lui non sia realmente ricambiato. Joker spesso le usa violenza, senza interessarsi della sua incolumità. Per alcuni autori, Joker è addirittura asessuato, mentre per altri è capace di vero amore.

L'evoluzione del Joker
In America, gli autori di fumetti si sono dovuti scontrare per molti decenni con il Comics Code, un regolamento fondato nel 1954 poiché, all'epoca, si pensava che i giovani venissero traviati dai fumetti. Di conseguenza, la violenza nei comics fu molto ridotta, e Batman perse il suo smalto, diventando pian piano l'eroe camp della celebre serie TV anni '60. Il Joker lo seguì: da serial killer psicopatico divenne un clown vero e proprio, una specie di ladruncolo truffatore responsabile di piani criminali buffi e innocui. Fu solo con gli anni '70 che le storie di Batman tornarono alle origini. Gli autori Dennis O'Neil e Neal Adams dettero nuovo lustro al Joker, che tornò pian piano a essere il pazzo assassino di un tempo.

Gli attori che lo hanno interpretato
Cesar Romero non si tagliò mai i baffi per interpretare il Joker nella serie TV anni '60 di Batman, preferendo tingerli di cerone per tentare di nasconderli. Jack Nicholson si calò in maniera più entusiastica nella parte nel classico Batman di Tim Burton. Queste due interpretazioni del personaggio sono agli antipodi, e rappresentano proprio l'evoluzione del Joker di cui parlavamo prima.
In seguito sono arrivati Heath Ledger ne Il cavaliere oscuro e Jared Leto in Suicide Squad. Anche qui siamo su coordinate diversissime: il primo, in linea con il "realismo" voluto da Christopher Nolan, non ha la faccia perennemente bianca ma si trucca per nascondere due orrende cicatrici (a forma di sorriso). Il secondo, tatuaggi a parte, è più vicino a quello dei fumetti.
E poi c'è Mark Hamill, il Luke di Star Wars, che in America è forse il Joker più amato. Dove lo ha interpretato, vi state chiedendo? In numerose serie e film d'animazione, dandogli la voce in maniera talmente iconica da diventarne l'interprete più autorevole.

L'Oscar postumo di Heath Ledger
Nessun attore, a parte Heath Ledger, ha mai vinto un Oscar per un film tratto da fumetti. E' successo solo a lui per Il cavaliere oscuro. Certo, va detto che si trattò di un Oscar postumo: se Ledger non fosse morto tragicamente poco prima dell'uscita del film, forse non glielo avrebbero dato. Ma il suo impegno da attore di metodo lo meritava.