
Chi ha incastrato Roger Rabbit: dieci cose che noti solo da adulto

I dettagli di Roger Rabbit che noti solo da adulto
Lo abbiamo amato tutti da bambini, ma Chi ha incastrato Roger Rabbit? è un capolavoro anche perché funziona su più livelli e piace a tutte le età per motivi diversi. Robert Zemeckis ha creato un film pieno di allusioni e doppi sensi talmente sottili da poter essere visto anche da bambini. Eppure, da piccoli ci rendevamo conto che qualcosa di ben più complesso si agitava sotto la superficie, qualcosa "per grandi". E non ci riferiamo solamente alla procace Jessica Rabbit. Ecco dieci dettagli di Roger Rabbit che si possono capire solo da adulti...
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Farfallina, farfallina
Quando Eddie Valiant (il grande Bob Hoskins) mostra a Roger le foto di sua moglie Jessica in compagnia di Marvin Acme, scopriamo che i due stavano effettivamente giocando a Farfallina. Li avevamo solamente sentiti, mentre Eddie scattava loro le foto con una faccia attonita. Evidentemente, nel mondo di Cartoonia, giocare a farfallina equivale a fare sesso - come gli ansimi di Jessica Rabbit ci fanno ampiamente capire. Un doppio senso impossibile da comprendere a dieci anni.
Baby Herman è un pervertito
Anche da bambini capivamo che un bebè fumatore di sigaro e dal temperamento dispotico era qualcosa di inusuale, ma ci faceva ridere proprio per il contrasto. Da adulti, si apprezza anche la scorrettezza di Baby Herman e la sua indole da maniaco sessuale: "Ho le voglie di un cinquantenne e il pisellino di tre anni", dice frustrato dopo aver palpato il sedere di una sua assistente.

Un cattivo davvero spaventoso
Il giudice Doom (Morton, in Italia) interpretato da Christopher Lloyd ci faceva sicuramente paura anche da bambini. Ma è solo da adulti che ci si rende davvero conto della portata inquietante della sua filosofia - è disposto a giustiziare seduta stante qualunque cartone - e del fatto che... non batte MAI le palpebre in nessuna scena!
Problemi di alcolismo
Eddie Valiant si è visto ammazzare il fratello da un cartone, dunque non sorprende che - essendo tra l'altro un detective privato in un noir anni '40 - affoghi i suoi dispiaceri in qualche bicchierino di troppo. Ma è solo da grandi che ci rendiamo conto di come Eddie sia proprio un alcolizzato fatto e finito. Il film, comunque, lancia un chiaro monito contro l'alcolismo nella scena in cui Roger beve un sorso e impazzisce letteralmente.

Il razzismo a Hollywood
Ecco un tema che sicuramente ci era sfuggito da piccoli: Chi ha incastrato Roger Rabbit? è una grande metafora del razzismo a Hollywood. I cartoni sono i neri, costretti a lavorare "per le noccioline" (lo dice proprio R.K. Maroon a un certo punto) e a dare spettacolo per i bianchi, pur vivendo segregati nei loro quartieri. Un tema potentissimo espresso in un film per famiglie: tanto di cappello a Zemeckis.

Il dito medio di Bugs Bunny
Per dare a Touchstone Pictures (sussidiaria della Disney) il permesso di far apparire Bugs Bunny nel film, Warner Bros. chiese che avesse lo stesso screen time di Topolino. Così, Zemeckis e compagnia decisero che il modo migliore per rispettare e allo stesso tempo prendersi gioco della richiesta fosse quello di far apparire le due icone nella stessa scena, fianco a fianco mentre discendono su Cartoonia col paracadute. Dopo aver dato al povero Eddie un copertone, Bugs si bulla della sua cattiveria e, per un attimo, scuote le dita mostrando il dito medio. C'è chi dice che questa fosse la risposta alle folli richieste degli Studios.

Frank Sinatra, la spada canterina
La scena in cui Eddie estrae una spada per difendersi, scoprendo però che si tratta di una spada canterina, contiene ben due riferimenti pop. Uno riguarda il nome di Eddie Valiant, citazione del Principe Valiant, un eroe dei fumetti che era armato, appunto, di una spada canterina. L'altro è a Frank Sinatra: il volto della spada è il suo, così come è suo il brano che canta. Da bambini molto probabilmente vi era sfuggito.

Harvey, il coniglio invisibile
Quando Morton ispeziona il bar di Dolores per trovare Roger, uno degli avventori si prende gioco di lui "presentandogli" il suo amico coniglio invisibile. Impossibile per un bambino capirlo, all'epoca, ma il nome che l'uomo dà al coniglio, Harvey, è una citazione del classico film con James Stewart. Harvey uscì però nel 1950, tre anni dopo la data in cui dovrebbe essere ambientato Roger Rabbit. Ma niente paura: la play su cui è basato, scritta da Mary Kay Harvey, è datata 1944.
Il "momento Basic Instinct" di Jessica Rabbit
Verso la fine del film, nella scena in cui Eddie e Jessica si schiantano con il Taxi volando fuori dall'abitacolo, per un millesimo di secondo l'abito di Jessica ne scopre le grazie. C'è chi dice che, mettendo pausa nell'attimo esatto, sia possibile notare come la signora Rabbit non indossi le mutandine...

Problemi con la prostata
Eddie e Roger sono nascosti nel retrobottega del bar di Dolores. Quest'ultima sta chiedendo a Eddie come lo possa aiutare, e lui le risponde: "Forse una proposta di proroga del testamento". E' il "la" di cui Roger ha bisogno per partire con una sparata sui problemi alla prostata di suo zio: "Già! La proposta! Anche mio zio Thumper aveva dei problemi con la sua "proposta", e doveva prendersi delle pillole grosse così e bere tanta acqua". Un doppio senso che sicuramente passa un chilometro sopra la testa di qualunque bambino, anche se tutti avevamo sicuramente già sentito la parola "prostata", pur non sapendo di che si trattasse.