
Avengers: Endgame, dieci personaggi più importanti di quello che pensavi (SPOILER)

I cameo di Avengers: Endgame spiegati
Avengers: Endgame è finalmente giunto nelle sale di tutto il mondo e ha già registrato incassi record, nonostante sia un film di tre ore comprensibile del tutto solo a chi abbia visto tutti i film MCU. E intendiamo proprio tutti e 22! Endgame è strapieno di volti più o meno noti che appaiono anche solo per pochi secondi, e se siete dei fanatici di avrete riconosciuti tutti. Beh, quasi: ce n'è sicuramente almeno uno che vi è sfuggito.
Per tutti gli altri, quelli a cui manca almeno un tassello dell'universo Marvel, ecco la gallery necessaria per capire al 100% il film. Qui troverete le spiegazioni circa alcuni dei cameo più veloci, criptici, inaspettati.
Ma questa gallery è anche per chi, non leggendo i fumetti Marvel, si è chiesto come mai dare tanta importanza a un certo personaggio minore... in vista del futuro dell'Universo Cinematografico Marvel.
Perciò, senza più altro indugio, addentriamoci nella gallery. Ma siete avvertiti: guardatela solo dopo aver visto il film. In altre parole: SPOILER! QUELLI VERI!
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Harley Keener
Partiamo proprio dal cameo che anche i più fanatici non avranno colto. Chi era il ragazzino al funerale di Tony Stark? L'unico a non essere un noto supereroe o parente/amico di uno? Era Harley Keener, il bambino interpretato da Ty Simpkins in Iron Man 3. Un film di sei anni fa: nel frattempo Ty è invecchiato. Ma fa piacere che i fratelli Russo e Kevin Feige si siano ricordati di includerlo nelle esequie al più importante eroe Marvel.

La figlia di Tony e Pepper
Dopo un figlio putativo di Stark, ecco la figlia vera: Morgan Stark, battezzata come promesso in Infinity War con il nome dello zio eccentrico di Pepper. La bambina è un'invenzione del film: nei fumetti Stark non ha figli. Ma apre la possibilità di vedere un nuovo Iron Man, o una Iron Woman, in futuro. Nei fumetti, infatti, a indossare l'armatura nel periodo della "morte" di Tony Stark è stata Riri Williams, un'adolescente afroamericana che si è battezzata Ironheart.

Cassie Lang
Continuiamo con le parentele. Cassie Lang, figlia di Scott Lang, alias Ant-Man, è un personaggio apparso anche nei fumetti, a differenza di Morgan Stark. L'abbiamo vista bambina nei due Ant-Man e teenager in Endgame. Nei fumetti, Cassie segue le orme paterne diventando prima Stature, e poi Stinger. Anche lei usa le particelle Pym per cambiare dimensioni, come Ant-Man/Giant Man. Chissà se seguirà questa strada nei film futuri.

La figlia di Occhio di Falco
Nello straziante prologo del film, ritroviamo la famiglia di Clint Barton, alias Occhio di Falco, pochi minuti prima che lo schioccare di dita di Thanos la faccia sparire, trasformando l'eroe in un brutale giustiziere. Tra i figli di Clint, la più portata a seguire le orme paterne sembra Lila, abile con arco e frecce come papà. Nei fumetti, l'identità di Occhio di Falco viene assunta anche da una donna, Kate Bishop. La scena di Endgame sembra suggerire che la cosa si ripeterà nei film, ma con Lila al posto di Kate.

Dalle figlie ai padri: Howard Stark
Howard Stark è stato una presenza fissa nell'universo Marvel. Lo abbiamo visto interpretato da Dominic Cooper in Captain America: Il primo vendicatore (dove si scopre che ha ideato lo scudo di Cap), nel corto Marvel One-Shot: Agent Carter e nella serie Agent Carter, mentre John Slattery ne ha interpretato una versione più "anziana" in Iron Man 2, Ant-Man, Captain America: Civil War e Avengers: Endgame. L'incontro nel passato tra lui e Tony è molto importante, perché chiude il cerchio sul loro difficile rapporto. Tony ha sempre avuto sentimenti contrastanti verso un padre che aveva sempre ritenuto distante e freddo ma che, via via, ha imparato a conoscere meglio grazie ai segreti svelati sul suo passato.

Edwin Jarvis
Citando Agent Carter, non possiamo che ricordare il cameo più sorprendente di Endgame, quello di Edwin Jarvis. Il fedele maggiordomo di Howard Stark, il cui nome ha ispirato quello dell'intelligenza artificiale J.A.R.V.I.S. che poi è diventata Visione, era apparso finora solo nella serie su Peggy Carter. La sua apparizione qui, sempre con James D'Arcy nel ruolo, segna il primo caso in cui un personaggio nato nelle serie TV Marvel è passato al cinema. C'è da dire che, a differenza delle serie Netflix e di Agents of S.H.I.E.L.D., Agent Carter era stato sviluppato da Christopher Markus e Stephen McFeely, sceneggiatori della saga di Captain America e degli ultimi Avengers, e Kevin Feige l'aveva seguita più da vicino.

Pepper Potts alias Rescue
Finalmente anche al cinema Pepper Potts è diventata una supereroina. In Endgame ha indossato un'armatura, regalatale dal marito Tony Stark, che ricorda quella di Rescue, suo alter ego nei fumetti sin dal 2009. Ora resta da vedere se Gwyneth Paltrow avrà voglia di restare nei paraggi e prendere le redini delle Stark Industries, combattendo con gli Avengers nel tempo libero...

Alexander Pierce
A parte il cameo di Jarvis, solo per i veri iniziati, è quello di Robert Redford a fare più impressione, perché a 82 anni Redford è ancora una star e nessuno si aspettava che avrebbe accettato di tornare per una manciata di secondi. Se non lo ricordate è perché non avete visto Captain America: The Winter Soldier. Chi è dunque Alexander Pierce? Praticamente è allo stesso tempo uno dei capi dello S.H.I.E.L.D. e il capo dell'Hydra, un agente sotto copertura che guidava le operazioni segrete dell'ex cellula nazista fondata dal Teschio Rosso. Nel 2012, finestra temporale in cui lo ritroviamo, nessuno ancora sapeva che Hydra e S.H.I.E.L.D. fossero sostanzialmente la stessa cosa.

Brock Rumlow
Nelle stesse scene in cui ritroviamo Robert Redford, rivediamo anche Frank Grillo nei panni di Brock Rumlow, alias Crossbones. In una scena, per altro, che cita sia la battaglia in ascensore di Winter Soldier che una famosissima battuta pronunciata da Capitan America nel più controverso ciclo di storie Marvel recenti ("Hail Hydra"). Dove lo avevamo già visto? Nel citato Winter Soldier, dove ci veniva presentato, e in Civil War, dove, sfigurato dagli eventi del film precedente, si ripresentava mascherato come la sua controparte a fumetti, Crossbones. Lì aveva perso la vita.

Jasper Sitwell
Forse il cameo più oscuro di tutto il film, dopo quello di Ty Simpkins, è quello di Maximiliano Hernández nei panni dell'agente Jasper Sitwell. Sitwell è sempre stato un personaggio minore, ma è forse quello più longevo tra gli agenti S.H.I.E.L.D. a parte Coulson: lo abbiamo visto in Thor, The Avengers, Agents of S.H.I.E.L.D., Captain America: The Winter Soldier (dove tirava le cuoia dopo che si era scoperta la sua affiliazione con l'Hydra) e in due corti One-Shot, The Consultant e Item 47. Riportarlo in scena qui è stato un bel tocco, e l'ennesima prova del lavoro certosino di tessitura fatto da Kevin Feige e i Marvel Studios.