
10 film da vedere almeno una volta l'anno

Da Coppola a Lynch, 10 film da vedere una volta l'anno
Dieci grandi film. Così belli da far venire allo spettatore la voglia di vederli di continuo.
Vi presentiamo oggi una lista di dieci titoli da vedere una volta l'anno: alcune colonne portanti della storia del cinema e altri titoli la cui potenza è in grado di scuoterci tutte le volte che li guardiamo. Conosciamo già le trame e sappiamo come queste storie andranno a finire, eppure, tutte le volte, ci inchiodano, ci commuovono e ci esaltano.
Partiamo da Il padrino, di Francis Ford Coppola (1972), un film epico sui gangster. Il film di mafia più celebre della storia del cinema. Ma anche un capolavoro che racconta i legami profondi di una famiglia italo-americana. Questo è il nostro primo titolo che bisognerebbe vedere almeno una volta ogni dodici mesi...
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Il buono, il brutto e il cattivo, di Sergio Leone (1966)

Rocky, di John Avildsen (1976)
L'incontro di pugilato più famoso della storia del cinema. Compirà 40 anni il prossimo 20 novembre, Rocky. Sappiamo sempre come va a finire, ma i brividi durante i round con Apollo sono sempre garantiti.

Ritorno al futuro, di Robert Zemeckis (1985)
Il cinema hollywoodiano contemporaneo sforna una saga dopo l'altra. Probabilmente per trovarne una davvero grandiosa bisogna andare indietro di diversi anni. Ritorno al futuro ha un dono: non invecchia mai. E tutte le volte che lo guardiamo, anche se ne conosciamo i passaggi a memoria, si rivela davvero emozionante.

Schindler's List, di Steven Spielberg (1993)
Tante volte Steven Spielberg ci ha incantato con il suo cinema, Schindler's List però rimane il suo film più potente. Tutte le volte ci colpisce come un pugno allo stomaco: ci si documenta con una lezione di storia e di orrore, una storia con tanti momenti spielberghiani. Ripensiamo per un attimo alla sequenza in cui una donna ebrea che è riuscita a sfuggire ai nazisti e rifarsi un'identità supplica Schindler di prendere i suoi genitori in fabbrica. Il protagonista è ruvido e lascia intuire che non lo farà. Fine della scena. Crisi di coscienza. E nell'inquadratura successiva la donna da lontano guarda la madre e il padre entrare in fabbrica. Sono stati reclutati. E' uno dei momenti più positivi di tutto il film. Prima che arrivi l'orrore vero.
Riguardandolo ci si ricorda del perché Liam Neeson, quando vuole, è uno dei più grandi attori in circolazione.

Pulp Fiction, di Quentin Tarantino (1994)
Pulp Fiction, ad oggi il più grande film di Quentin Tarantino. Imperdibile. Almeno una volta l'anno.

Heat - La sfida, di Michael Mann (1995)
Questa immagine è l'unica a disposizione che testimonia la presenza di Al Pacino e Robert De Niro sul set di Heat - La sfida durante la scena del diner, una sequenza entrata per direttissima nella storia del cinema che però e montata con campi alternati: non vediamo mai i due leggendari attori nella stessa inquadratura.
Il capolavoro di Michael Mann è una pietra miliare del genere poliziesco e allo stesso tempo una lezione di grande cinema. Emozioni, adrenalina e un vero tono epico.
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La venticinquesima ora, di Spike Lee (2002)
Il primo film newyorchese post 11 settembre. Un dramma in cui tutto è alzato ai livelli massimi: la regia di Spike Lee, le emozioni della storia e le grandi prove attoriali guidate da Edward Norton e dall'unico Philip Seymour Hoffman.
I protagonisti de La venticinquesima ora, proprio come la New York dell'11 settembre, cadono e devono capire come e quando rialzarsi. Il tutto mentre seguiamo le ultime ore di Norton prima di finire in carcere per sette anni.

Love Actually, di Richard Curtis (2003)
Love Actually - L'amore davvero è il film definitivo sul buonumore. Da vedere dunque tutte le volte in cui abbiamo bisogno di ricaricare le batterie del nostro spirito. O quantomeno da vedere sempre durante le feste natalizie.
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INLAND EMPIRE, di David Lynch (2006)
Un film di tre ore, tutt'altro che comprensibile e difficile da digerire. Perché è entrato nella nostra classifica? Perché INLAND EMPIRE - L'impero della mente è attualmente l'ultimo (grande) film di David Lynch, ma anche perché rivederlo una volta l'anno ci offre la possibilità di coglierne più aspetti e di provare a capirlo meglio. Un muro di cemento cinematografico ipnotico e tutte le volte disturbante.
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