
Mentre Zooey Deschanel ha ammesso che il film che l’ha folgorata da bambina è stato “A Hard Day’s Night” dei Beatles, che per mesi ha rivisto ogni weekend. Da lì probabilmente è nata la doppia vocazione di attrice e cantante, che oggi è diventata una doppia carriera. Come il suo amico Joseph, proviene da una famiglia di artisti/intellettuali ed entrambi sono due sfegatati cinefili. Zooey, cresciuta nei cineclub, vanta il record di essere la più fedele spettatrice di Jean-Luc Godard – afferma di avere visto il 90% della sua sterminata filmografia – seguono a ruota, Hitchcock e Fassbinder.

Il nonno di Joseph Gordon-Levitt, Michael Gordon, era un regista affermato (“Il letto racconta” con Doris Day e Rock Hudson) e a suo tempo era vittima delle liste nere del senatore McCarthy. Sua madre era Candidata al Congresso dei Democratici della California e suo padre direttore della radio progressista Pacifica. Tra gli attori che lo hanno ispirato ci sono Warren Oates e Gena Rowlands. Tra i suoi film preferiti: “Dumbo” e “F come Falso” di Orson Welles. Recentemente lo abbiamo visto nel blockbuster “G.I. Joe – La nascita dei Cobra”, ma il suo fascino insolito, vagamente ombroso, la cui fisionomia ricorda a tratti la dolce introspezione di Heath Ledger, con cui tra l’altro aveva recitato in “10 cose che odio di te”, gli ha fatto guadagnare la stima di Christopher Nolan che lo ha voluto in “Inception”. Dal canto suo la Deschanel è stata protagonista insieme a Jim Carrey della commedia “Yes Man” per ritornare anche lei a film decisamente con budget più ridotti. La stessa commedia romantica, amara, o agrodolce, a seconda dei punti di vista, “500 giorni insieme” è un’opera prima. E la si vedrà dal 20 novembre distribuita dalla 20th Century Fox.

Zooey che deve il suo nome di battesimo a J.D. Salinger, Franny and Zooey, nonostante quel personaggio nel romanzo fosse maschio, ha studiato all’alternativo liceo artistico di Santa Monica, la Crossroads School, dieci anni dopo Jack Black e un anno prima di Kate Hudson. Ovvio che, con questo pedigree pieno di citazioni colte, sia diventata un piccolo culto nel cinema indipendente (“Quasi famosi”, il film più noto). Stessa sorte per Joseph che è già sulle orme del nonno materno dato che è passato dietro la macchina da presa. Per vedere i suoi corti - l’ultimo “Sparks” era al Sundance di quest’anno - andate su www.hitrecord.org.