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Il destino di George

A Venezia George Clooney sarà la prima stella a far brillare la passerella della Mostra. Sullo schermo vedremo la sua opera seconda da regista. Good Night, and Good luck. Dal baseball al successo, passando per ER

George Clooney

29.08.2005 - Autore: Claudio Moretti
Eppure sognava il baseball

A cinque anni apparve per la prima volta in Tv nel talk-show del padre, il “Nick Clooney Show”. Un destino già scritto. Non la pensava però così il giovane George. L’unica cosa che aveva in testa era il baseball. Chiudeva gli occhi e sognava una palla scagliata fuori dal diamante e il pubblico che lo porta in trionfo. Eppure gli amati Cincinnati Reds lo tradiscono scartandolo a un provino. Nel frattempo un attore portoricano da quattro soldi, lo zio Jose Ferrer, gli trova una piccola parte in un film su una corsa di cavalli. La pellicola non uscirà mai, ma basterà per far capire a Clooney cosa fare della sua vita (in assenza del baseball): fingere di essere qualcun altro. L’attore.

300 dollari e un sogno

Il padre ha piani diversi per il ragazzo. Prima di tutto finire il college. Ma George ha ormai una missione e trascorre l’estate del ’82 tagliando il tabacco per mettere da parte i soldi e partire per Los Angeles. Con 300 dollari bussa alla porta della zia. La Mecca dei suoi sogni lo accoglie con una serie di provini, tanta Tv (comprese 15 puntate pilota) e qualche filmetto. Ma soprattutto una valanga di audizioni col frequente 2 di picche. Come Ridley Scott che lo provina ben 5 volte per il ruolo di J.D. in Thelma & Louise…la parte andrà poi a Brad Pitt.

Emergency Room

La svolta ha il colore celeste di un camice e la specializzazione di pediatra. Ha il nome del Dottor Doug Ross. La serie ER lo catapulta direttamente nello star system. Per 5 anni colleziona fan in Tv. Poi passa al cinema e per un bel po’ pare semplicemente di vedere Doug Ross sul grande schermo, qualsiasi ruolo interpreti. Col tempo Clooney avrà però il merito di togliersi il camice e farsi una nuova vita da attore (The Pacemaker, Out of Sight, La sottile linea rossa, Fratello dove sei?, Ocean’s eleven, per citarne alcuni).

Confessioni di una mente pericolosa

Nel 2002 salta dietro la macchina da presa con Confessioni di una mente pericolosa. Clooney è un divo creato dalla televisione, e col suo film rende omaggio proprio alla scatola magica raccontando la storia del conduttore e inventore di programmi Tv Chuck Barry. Un film a tratti colmo di ingegno, soprattutto per la penna dello sceneggiatore Charlie Kaufmann (Essere John Malkovich, Human Nature, Adaptation, Se mi lasci ti cancello) e la cui regia qualche critico maligno non attribuisce neppure Clooney ma a Steven Soderbergh (produttore esecutivo della pellicola).

Good Night, and Good luck

A Venezia sarà la prima stella a far brillare la passerella della Mostra del cinema. Sullo schermo vedremo in concorso la sua opera seconda da regista, Good Night, and Good luck. Ancora una volta un’ambientazione televisiva. Il giornalista della CBS Edward R. Murrow prova a smascherare il senatore Joseph McCarthy e la sua caccia alle streghe rosse. In bianco e nero, tanto per far capire che se da attore qualche filmetto commerciale può anche permetterselo, da regista la faccenda vuole che prenda immediatamente un’altra piega.

Good Night, and Good luck George.

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