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Emanuele Crialese

Note biografiche dei componenti della Giuria internazionale della 64ma Mostra di Venezia.

Emanuele Crialese

27.07.2007 - Autore: La redazione
Nato a Roma nel 1965, Emanuele Crialese, con soli tre film all’attivo, tra cui Nuovomondo, vincitore del Leone d’Argento nel 2006 a Venezia, è già considerato in Italia e all’estero uno dei più affermati nuovi talenti del cinema italiano.

Nel 1991 Crialese si trasferisce a New York dove si laurea nel 1995 presso il Dipartimento di Cinema della Tish School of the Arts, la facoltà di cinematografia e teatro più prestigiosa degli Stati Uniti. Dopo aver girato diversi corti, tra cui Heartless (1994), vincendo una menzione speciale a Capalbio Cinema, esordisce nel lungometraggio nel 1997 con Once We Were Strangers. Opera in lingua inglese da lui scritta e prodotta, con i soldi ricavati dalla vendita di un paio di orecchini ricevuti in eredità dalla bisnonna, è interpretata da Vincenzo Amato, protagonista anche dei suoi successivi lavori. Con questo primo lavoro, in cui racconta l’amicizia di due immigrati, un italiano e un indiano che vivono a New York arrangiandosi tra mille lavoretti, Crialese partecipa nel 1998 (primo italiano nella storia della kermesse) al Sundance Film Festival di Robert Redford. Il film viene distribuito in Francia nel 1999, ma in Italia non esce mai nelle sale: solo da pochi mesi è disponibile in dvd.

L’opera che però lo farà conoscere al pubblico e alla critica è Respiro, che nel 2002 vince il premio come miglior film alla Settimana della Critica a Cannes. Il film, dopo aver entusiasmato la Francia, ottiene un notevole successo anche in Italia. Valeria Golino, che interpreta il ruolo della protagonista, vince il Nastro d'argento 2003 ed ottiene la nomination ai David 2003. Respiro, ambientato a Lampedusa, narra la vicenda di Grazia, la giovane madre di un'adolescente e di due ragazzini, che cerca una vita più libera e felice, ma per questo viene considerata pazza dai suoi familiari, che cercheranno di farla internare in manicomio. In tutta la sua famiglia di poveri pescatori, sarà compresa solo da Pasquale, il figlio tredicenne. Il film, che rimanda alle atmosfere de L’avventura di Antonioni e de L’atalante di Jean Vigo, rivela l’originalità ed il notevole talento del regista romano, che crea un suo cinema personalissimo e raffinato.

Prima di Respiro Crialese lavora, sempre negli Stati Uniti, anche in teatro e nel 1999 collabora con il produttore Bob Chartoff (lo stesso di Toro Scatenato e New York, New York) alla stesura di un adattamento cinematografico su Ellis Island, isoletta “anticamera” di New York, isola della “quarantena” e di smistamento, nonché primo alloggio per milioni di emigranti all'inizio del '900, in attesa di venire accettati negli U.S.A. Questo lavoro diventerà poi la spina dorsale di Nuovomondo (Golden Door), presentato nel 2006 alla 63. Mostra di Venezia e vincitore del Leone d’argento. “Ho passato un anno” ha dichiarato il regista “a studiare i documenti e le procedure che venivano applicate durante i primi vent’anni del Novecento. E lì ho scoperto che Ellis Island era anche una specie di laboratorio-archivio. Si procedeva immediatamente nell’individuare eventuali malattie: tracoma, tubercolosi, alcolismo, mancanza di funzionalità negli arti, cecità, tutte le imperfezioni che avrebbero potuto precludere al giovane emigrante la possibilità di lavorare e di guadagnare, venivano segnalate come imperfezioni, i loro portatori venivano rimpatriati all’istante. Coloro che si dimostravano fisicamente perfetti venivano sottoposti ad ulteriori test di intelligenza o test attitudinali: i primi test mentali applicati alla masse di cui si abbia traccia nella storia moderna”. Il film racconta, infatti, la vicenda della famiglia siciliana Mancuso che decide di vendere tutto e lasciare Agrigento per l'America e le sue promesse di prosperità. La pellicola, acquistata in 16 paesi europei, ha ottenuto, oltre al Leone d’Argento alla Mostra del 2006, 12 nomination ai David di Donatello 2007 (aggiudicandosene 3), 3 nomination ai Nastri d’argento 2007 e due Ciak d'oro tra cui quello per il miglior film dell’anno.

Nuovomondo è stato scelto nel 2006 come film per rappresentare l'Italia nella corsa all'Oscar per il miglior film straniero. 

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