La Scott Thomas in Cherchez Hortense, fuori concorso a Venezia 69
Film.it non esita e coglie al volo l’occasione di chiederlo all’attrice durante la presentazione della commedia francese Cherchez Hortense a Venezia 69. Tutto comincia quando la Scott Thomas si lamenta: “Mi piacerebbe sentirmi più libera su un set cinematografico. Vorrei tanto correre su e giù davanti la macchina da presa e sparare!”.
Be’ qualche anno fa c'è stato Largo Winch…
Sì, ma mi avete visto? Stavo sempre in tacchi alti e gonna. E nemmeno muoio alla fine!
Non è capitato invece sul set di Only God Forgives?
Non sparo neanche lì, però interpreto un personaggio oscuro e perfido. Una delle cose più difficili che abbia mai fatto. Mi vedrete fumare tantissimo ed essere minacciosa. Quando ho accettato, sapevo che il personaggio sarebbe stato particolarmente cattivo: quello che ho dovuto fare per essere convincente in questo ruolo mi ha messo parecchio a disagio. E’ stata durissima.
Qui trovate la trama di Only God Forgives
Eppure le ha dato l’occasione di fare una cosa diversa rispetto ai ruoli in cui la abbiamo vista, no?
Sì è stata dura, ma ho amato ogni singolo minuto di quel progetto. Provavo un senso di pericolo nel trovarmi lontana dalla mia “zona di tranquillità”. Quando mi propongono commedie mi sento sempre a mio agio perché è un genere che ormai conosco bene. Nel film di Refn la gente spara e le vittime vengono sgozzate. E poi si parla una lingua diversa: i dialoghi che scrive Nicolas sono fantastici. Sono così interessanti che spesso sul set ci fermiamo increduli dopo aver pronunciato la battuta.
Non si improvvisa sui set di Refn?
Non proprio. Giravamo a Bangkok e c’era sempre uno sceneggiatore collegato dall’Inghilterra con Skype. A volte non sembravo abbastanza cattiva, quindi ci rivolgevamo a lui per tutto. Devo dire però che Ryan Gosling mi ha aiutata particolarmente a essere cattiva: mi suggeriva tutte le parolacce!
Copia d'autore: Brian De Palma torna a sedurre
A Venezia ci sarà anche Passion, il remake di Crime d’Amour di cui era la protagonista. Lo vedrà?
Sì sono molto curiosa. Non avevo idea che lo dirigesse Brian De Palma, sapevo però che lo avrebbero rifatto in inglese. Ho lavorato con De Palma su Mission: Impossible ed è stata un’esperienza interessante. Ricordo ancora che stavamo filmando una scena e lui grida: “Stop! Stop! Stop! Kristin devi essere una spia questa sequenza, mi sembri invece un agente immobiliare in Russia!”. Dovrei scrivere un libro sulle frasi bizzarre dei registi che mi hanno diretta nel corso della mia carriera…
Film.it è in prima linea al Festival di Venezia 2012: i film, i personaggi, le interviste e i dietro le quinte dal grande evento in laguna. Per conoscere tutto questo, vi invitiamo nel nostro speciale sulla Mostra.
