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Private: l'Academy si difende

Per rispetto assoluto delle regole, la commissione non ha potuto fare alcuna eccezione

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04.05.2006 - Autore: Nexta
L'ossessione del rispetto delle regole, giuste o sbagliate che siano, è la sola motivazione della squalifica di "Private" anche per Kirk Honeycutt, responsabile dell'ufficio di Los Angeles del settimanale "Hollywood Reporter". 'In passato - dice Honeycutt - sono stati esclusi i film per le motivazioni più assurde: perchè erano stati visti in televisione in Europa o anche perchè un'attrice era stata candidata nella categoria sbagliata. L'Academy è attenta alle regole e non vuole, nè può fare delle eccezioni, per evitare cause che potrebbero essere intentate dagli esclusi. È un sistema un pò nevrotico, ma funziona. La politica e la religione non c'entrano nulla'. A fare della dietrologia è, invece, Eric Mika, direttore generale di "Variety", che incalza: 'Le persone che hanno selezionato "Private" non potevano non conoscere la regola. Forse il film è stato mandato appositamente agli Oscar con l'intento di farlo scartare innescando così una campagna di marketing a livello globale'.
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