A onor del vero, i body double di Natalie sono stati due. Kimberly Prosa, altra solista dell’ABT, dichiarò in novembre: “Natalie Ha preso lezioni, ha studiato per mesi, ma Sarah Lane ha eseguito le evoluzioni più complicate in un paio di settimane di lavoro. Per altre scene di cui c’è stato bisogno in seguito, ho danzato io”.

Tutto è cominciato con alcuni rumor, peraltro mai smentiti dalla Portman, che anzi ha sempre ammesso di avere una controfigura, secondo i quali Natalie avrebbe danzato pochissimo nel film. Il suo fidanzato, futuro padre di suo figlio e coreografo nel film, il ballerino Bejamin Millepied, se ne è uscito con il Los Angeles Times affermando che “Natalie ha danzato nell’85% delle scene, la sua controfigura ha fatto giusto il lavoro di piedi e di punte, le fouettés e una diagonale”. In parole povere, tutte le coreografie che si vedono nel film tranne i movimenti in primo piano... Però messa così, a chi non si intende di danza, pare che la Lane non abbia fatto nulla. A questo punto la ballerina si è giustamente risentita e ha precisato a Entertainment Weekly: “Le inquadrature che riprendono solo il suo viso e le braccia, sono di Natalie, ma quella non è vera danza”. Inoltre ha rivelato che la produttrice Ari Handel le aveva fatto promettere di non parlare con la stampa del suo lavoro nel film perché “Volevano far credere alla gente, in vista degli Oscar, che Natalie fosse una specie di prodigio che in un anno e mezzo era diventata brava quando una ballerina accademica professionista. Ma a questo punto è diventato offensivo per la mia professione e ingiusto per me, che faccio questo da ventidue anni. È come se si dicesse che uno può diventare un pianista concertista in un anno e mezzo solo perché è un bravo attore”.

Nonostante poi la ballerina abbia chiarito che apprezza moltissimo Natalie come attrice, ha aggiunto che è molto rigida (vedere la foto qui sopra per credere: il collo è così teso che sembra potersi spezzare da un momento all’altro) e che non è ancora in grado di danzare sulle punte. A questo punto è intervenuto addirittura Darren Aronofsky, che sempre a EW ha dichiarato di aver nientemeno contato le unità di montaggio in cui danza la Portman e quelle in cui danza la Lane. “Ci sono 139 tagli di scene di danza nel film, di questi 111 sono di Natalie, gli altri sono della sua controfigura Sarah Lane. Se fai il conto, l’80% è di Natalie Portman”.
Sappiamo tutti quanto sia sincopato il montaggio in un suo film, quindi un’unità di montaggio potrebbe durare anche un secondo o due (come lui stesso ammette in seguito nella stessa intervista), mentre magari la sequenza in cui appare la Lane è più lunga. Non si può fare il conto solo in base a quanti tagli ritraggono la Portman, bisogna vedere queste inquadrature cosa contengono. Ma il massimo lo raggiunge quando dichiara che la Portman nel prologo sta per 85 secondi sulle punte. Darren, un conto è salire sulle punte, un altro è eseguire sulle punte piroette ed evoluzioni...

Resta una perplessità: questo cambia il fatto che Natalie ha fatto un gran lavoro su se stessa e che per questo sia stata premiata con l’Oscar? Nemmeno Sarah Lane lo pensa: “Quel che voglio dire è che dal punto di vista di una professionista, lei non sembra per niente una ballerina, si vede che non lo è. Ma ammetto che ha fatto un gran lavoro, ha perso molto peso e in un anno e mezzo ha abbracciato un metodo molto rigido per entrare nella testa di una ballerina”.
E la stessa Natalie ha dichiarato a EW in novembre che “La mia controfigura ha eseguito le piroette e tutte le sequenze complicate. Non sono cose che avrei potuto imparare in poco più di un anno, assolutamente. Ma come attrice ho cercato di fare quanto più possibile”.
Nessun problema per lei, quindi, ad ammettere il lavoro di Sarah Lane. Semmai sono la produzione e la stampa sensazionalista a “pompare” questa vicenda. Come se non fossero mai esistiti body double o stunt...
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Il cigno nero - La nostra recensione