

NOTIZIE
Golden Globe nel segno di Sofia Coppola
"Lost in translation" è stato giudicata la miglior pellicola tra le commedie e la sua sceneggiatura, scritta dalla stessa Coppola, si è aggiudicata il Golden Globe per la migliore sceneggiatura. L'altro protagonista è stato Peter Jackson che con il suo "Signore degli anelli" ha vinto quattro premi.

12.04.2007 - Autore: Claudia Panichi
Nella serata che è considerata la vera anticipazione della più gloriosa notte degli Oscar, ovvero la premiazione dei Golden Globe Awards, non sono mancati applausi, stupore, qualche disaccordo e tanto, tanto glamour.
Ieri notte la giuria dell'Hollywood Foreign Press Association ha decretato i vincitori della 61esima edizione di questa kermesse che, anno dopo anno, acquista sempre più visibilità e prestigio.
Doveva essere la serata trionfante per il film Cold Mountain, che guidava la corsa con ben otto candidature, mentre, dopo anni di bocca asciutta e speranze disattese, "Il Signore degli Anelli-il ritorno del Re", è stato il vero protagonista della serata.
Da tre anni la pellicola sulla saga di Tolkien era sempre presente tra i candidati ai premi, ma non era mai stata incoronata. Finalmente ieri sera la rivincita: Il Signore degli Anelli: il ritorno del Re ha trionfato come miglior film drammatico, la sapiente regia del suo direttore, quel genio di Peter Jackson, è stata premiata come migliore regia e, dulcis in fundo, la celebre trilogia si è aggiudicata un Golden Globe per la miglior canzone e uno per la migliore colonna sonora. In tutto quattro premi, una rivincita dunque di tutto rispetto.
E' stata una notte ricca di soddisfazioni anche per la giovane figlia di Francis Ford Coppola, Sofia, che partita in sordina con il suo "Lost in Translation", si era aggiudicata cinque candidature, delle quali porta a casa due vittorie. Lost in translation è stato giudicata la miglior pellicola tra le commedie e la sua sceneggiatura, scritta dalla stessa Sofia Coppola, si è aggiudicata il Golden Globe per la migliore sceneggiatura.
Meritatissimo il Golden Globe come miglior attore drammatico a Sean Penn, protagonista nella pellicola di Clint Eastwood "Mystic River", mentre il riconoscimento per il miglior attore comico è andato alla vera rivelazione dell'anno, un fenomenale Bill Murray.
Tra le donne, si è aggiudicata il Globe come migliore attrice drammatica, tra la feroce concorrenza di Nicole Kidman e Cate Blanchett, la bella bionda dalle origini sudafricane Charlize Theron (protagonista in "Monster"), con qualche dubbio sul caso. Premio meritatissimo per la sempre sorprendente Diane Keaton come miglior attrice comica nel film "Something's Gotta Give".
I riconoscimenti per i migliori attori non protagonisti sono andati a Tim Robbins per "Mystic River" e alla brava Renèe Zellwegger (Cold Mountain).
Il Golden Globe per il migliore film straniero è andato al film "Osama", pellicola dell'Afghanistan.
Per quanto concerne il campo televisivo, ha stravinto la mini serie "Angels in America", premiata come miglior produzione per il piccolo schermo. Tra i premiati della serie tutti i 4 protagonosti: Al Pacino e Meryl Streep come protagonisti, e Jeffrey Wright e Mary Louise Parker come migliori attori non protagonisti.
Già annunciato e consegnato a fine serata, il Golden Globe alla carriera a Michael Douglas.
Ora attendiamo le nominations per la calda notte degli Oscar.