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Olimpiadi. Rai, tra programmi e nuove tecnologie

Torino 2006

04.05.2006 - Autore: Nexta
500 ore di trasmissioni Tv e Radio. 230 addetti alla produzione. 35 fra giornalisti e inviati. Due studi televisivi. Riprese dall’elicottero. Mixed zone nei 15 campi di gara. Questo, in cifre l’impegno della Rai nei 17 giorni di gare delle Olimpiadi Invernali di Torino 2006, in calendario dal 10 al 16 febbraio. Dirette interessate RaiSport e Radio1. I telespettatori potranno seguire le oltre 170 gare delle 15 discipline sportive (biathlon, bob, combinata nordica, curling, freestyle, hockey su ghiaccio, pattinaggio artistico, pattinaggio di velocita’, salto, sci alpino, sci di fondo, short-track, skeleton, slittino, snowbord), praticamente 24 ore al giorno in diretta e nei vari approfondimenti e programmi delle Reti e Testate RAI.
Rubriche e speciali saranno realizzate da RaiNews24, RaiNet, RaiClick, Televideo, RaiUno, RaiDue, RaiTre, RaiDue e IsoRadio. Anche le Reti del Digitale Terrestre dedicheranno approfondimenti e rubriche agli eventi. La RAI dedichera’ ampio spazio anche alle Paralimpiadi, le gare per persone diversamente abili che dal 10 al 19 marzo vedranno 1.300 atleti da 41 Paesi confrontarsi in 5 discipline (sci alpino, sci nordico, biathlon, ice-sledge hockey, wheelchair curling). Sono previste iniziative particolari del Segretariato Sociale: apertura di un forum e una serie di notizie utili sul sito internet www.segretariatosociale.rai.it.
Inoltre, in occasione delle Olimpiadi Invernali 2006, per la prima volta in Italia, il Centro Ricerche RAI di Torino sperimentera’ nel capoluogo piemontese la nuova frontiera della televisione mobile, che al momento potra’ essere vista sui cellulari grazie alla tecnologia DVB-H: una tecnologia diffusiva (“broadcast”), simile a quella utilizzata dalla comune televisione terrestre. Questo vuol dire che lo stesso contenuto puo’ essere ricevuto contemporaneamente in diretta da un numero elevatissimo di utenti senza i limiti di capienza delle Reti cellulari e con una qualità nettamente superiore a quella consueta.      
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