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After Life 2, Ricky Gervais torna su Netflix all'apice della sua bontà - Recensione

La seconda stagione disponibile in streaming dal 24 aprile

19.04.2020 - Autore: Pierpaolo Festa
Ricky Gervais torna su Netflix con After Life – Stagione 2. Sei nuovi episodi in cui il geniale comico britannico si ripresenta al pubblico nei panni di Tony Johnson, vedovo che all’inizio della serie contemplava seriamente il suicidio dopo la morte della moglie. Il suo cane lo aveva salvato a pochi minuti dal compiere il terribile gesto. Da quel momento il protagonista decideva di tornare a vivere. Come nel caso della prima stagione, anche in questo secondo capitolo genio e comicità di Gervais girano a vuoto per la maggior parte del tempo.



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After Life 1 presentava in maniera più o meno riuscita la storia di un uomo che viveva la sua quotidianità a un passo dal suicidio, senza dubbio lo spunto più interessante dello show, e cioè cercare la commedia nel raccontare il modo di relazionarsi con gli altri evitando qualsiasi filtro sociale, con il pensiero costante di farla finita. Improvvisamente il protagonista si stufava di essere depresso. Lo faceva fin troppo velocemente e alla fine la traiettoria narrativa veniva annacquata nel buonismo

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Le storie di After Life 2 riprendono esattamente quella traiettoria con il protagonista che vaga tra amici e conoscenti all'interno della sua piccola comunità. E' ancora depresso ma in fondo ha sempre voglia di aiutare chi sta messo peggio di lui. Il padre malato in clinica, il suo capo che sta affrontando un divorzio, la migliore amica che si guadagna da vivere prostituendosi e perfino il postino che gli confessa di essere senzatetto. Esagerando con la bontà, Gervais rinuncia al novanta percento del suo talento. L'effetto sorpresa di vederlo fare del bene - lui che ha fatto tremare Hollywood con le sue battute affilate come la lingua del diavolo - non dura a lungo. 



In questi episodi di After Life 2 (Netflix ne ha mostrati alla stampa soltanto tre su sei in anteprima) succede molto poco a Tony Johnson. Si tratta di poco meno di novanta minuti in cui l'arco narrativo del personaggio viene messo praticamente in stand-by. Poche le scene veramente interessanti o scritte in maniera brillante (Gervais è anche regista e sceneggiatore della serie). Si tratta sempre e comunque di un crowd pleaser, uno show che vuole accontentare il grande pubblico e che si fa guardare quasi fosse un mix tra soap e fiction. Il sentimento finale però è la conferma che il talento di Gervais sia sprecato per questa storia. 

I sei nuovi episodi di After Life 2 saranno disponibilu su Netflix dal 24 aprile.

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